Il tipico combattimento di D&D è uno scontro all’ultimo sangue fra i PG da una parte e uno o più mostri dall’altra; saranno la scelta dei mostri e il terreno che lo renderanno differente, spingendo i Pg a variare tattica. Un’altra tecnica per rendere uno scontro interessante, senza dover variare ogni volta il tipo di avversario, è inserire degli obiettivi. Qui sotto ho inserito una serie di obiettivi classici.
- Corsa contro il tempo: i PG hanno un tempo limitato per raggiungere uno specifico luogo oppure per impedire un certo risultato, come l’attivazione di un rituale.
- Un nemico da non uccidere: i PG dovranno evitare di uccidere gli avversari perché magari sono dei contadini controllati dalla magia o perché è l’ambasciatore impazzito la cui morte darebbe inizio a una guerra.
- Il golem di Praga: il mostro è molto più forte del gruppo ma ha un punto debole che ne permetterà la distruzione o comunque la possibilità di infliggere danni superiori alla norma. Trovare un punto debole potrà essere gestito con tiri abilità o con il ragionamento o nel caso di mostri epici con un’altra avventura. Quasi tutti i mostri della letteratura fantastica hanno un punto debole, dai vampiri al golem di Praga.
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