Qualche tempo fa feci un piccolo sondaggio tra alcuni giocatori che conosco e chiesi a loro come mai il Gioco di Ruolo stesse vivendo una crisi nera come non si era mai vista prima.
Non parlo di crisi del mercato, che è ovviamente una conseguenza, ma di una crisi partecipativa: le persone che giocano di ruolo, anche se ancora molte sotto certi punti di vista, sono sempre di meno. Lo si evince soprattutto dal fatto che incontri e conventions che erano dei punti fissi ogni anno, si sono letteralmente dissolte oppure ridotte a manifestazioni da poche…
Maxwell Vai al profilo 16 Ottobre 2016 – 23:48
di mio posso dire :
1\6 ; sono abbastanza d ‘ accordo .
7 ; sono contrario , chi c’ è gioca , chi manca si attacca .
8 ; completamente contrario , x me il GDR è cartaceo al tavolo .
provolik Vai al profilo 18 Ottobre 2016 – 15:41
Sul punto 7 forse sono stato poco chiaro. Ma parlavo del fatto che un giocatore non può giocare separatamente dal gruppo e andare avanti col gioco per conto suo. Chiaro che se alla sera della sessione, qualcuno manca, egli salterà la sessione.
Sul punto 8 sono d’accordo con te. Infatti ho inserito “se necessario”. Comunque ho intenzione di sperimentare questa pratica, chissà che non ne esca materiale interessante per un nuovo articolo.
Emmanus Vai al profilo 17 Ottobre 2016 – 22:13
per me questo commento è come spalancare una porta aperta,
sarò forse di parte , poiché gioco al cartaceo dal 1985,dal 1°D&d , Sguardo nel buio, ciberpunk e altri giochi.
ammetto che a volte provo a buttarmi nel MMORPG, ma è solo equivalente ad un fumatore hce, pur di fumare , al momento della voglia si fuma una sigaretta da poco.
non sarà il massimo, ma sempre sigaretta è,
ma il giocare al tavolo, il tirare il dado , verificare le razioni delle persone , che non sono sempre le stesse poiché programmate, ma che variano a seconda della situazione , ora il fatto di skype o altro non l’ho mai provato pertanto parlo da profano, ma ripeto sono di vecchio stampo e fino all’ultimo lotterò per il cartaceo, il GDR serve a socializzare , a fantasticare, a divertirsi realmente , cose che purtroppo si stanno perdendo sempre di più