“Voi vi ergete fra la Legge di Dio e le migliori intenzioni dei deboli.
Voi vi ergete fra il popolo di Dio e i suoi stessi demoni.
Talvolta è meglio che uno perisca,
piuttosto che molti abbiano a soffrire.
I peccatori meritano pietà?
I malvagi meritano di essere giudicati?
Tutti loro sono nelle tue mani.”
Cani nella Vigna è la traduzione italiana del gioco di ruolo Dogs in the Vineyard di Vincent Baker. L’ambientazione è di tipo Western, in un paese simile allo Utah dell’America del 1850, in una società basata sulla cultura dei Mormoni.
I giocatori interpretano i Cani da Guardia della Vigna del Signore, o più semplicemente i Cani: uomini e donne poco più che adolescenti, con enormi responsabilità sulle spalle, che hanno autorità assoluta per quanto riguarda la Fede. Si spostano di villaggio in villaggio consegnando la posta e risolvendo i conflitti, dovendo però scontrarsi anche con le autorità territoriali. In questo aspro scenario, le scelte dei personaggi sono il vero nucleo del gioco.
Tutto si basa su un sistema che dà grande importanza alla narrazione: gli scontri avvengono in un continuo gioco di vedute e rilanci come in una partita a poker, dove la Posta viene decisa di comune accordo con il Master. E’ un sistema innovativo ed elegante, che incoraggia confronti tra i personaggi (sia verbali che fisici), mentre permette la creazione di avventure sempre nuove in pochi, semplici passaggi. Alla fine di ogni conflitto i personaggi saranno arricchiti dall’attribuzione di nuove esperienze e caratteristiche, che saranno parte fondamentale delle loro figure. Ogni scelta avrà delle conseguenze: compito del Master sarà rendere sempre più complesso il lavoro dei Cani nell’affrontare nuove questioni morali.
Cani nella Vigna è uno dei giochi più innovativi comparsi sul mercato statunitense negli ultimi anni. Non a caso ha “sbancato” l’Indie RPG Award nel 2004, vincendo le categorie “Gioco dell’anno” e “Gioco più innovativo dell’anno”.
Può essere acquistato online sul sito di Narrattiva.
[Grazie a Claudio]