Apocalypse World: è arrivato il momento di giocare

Dopo aver letto varie recensioni pubblicate proprio qui su GdR Players (qui una introduzione e qui una sessione giocata), anche io ho avuto finalmente la possibilità di provare Apocalypse World, il nuovo gioco di ruolo di Vincent Baker.

Quello a cui ho partecipato è stato un primo giro per la scelta e la creazione dei personaggi: quattro giocatori più il maestro di cerimonie (MC) alle prese con qualcosa di grosso. E’ questa la sensazione che Apocalypse World mi ha trasmesso fin da subito, e devo ammettere che le attese non sono state deluse. Tutto questo considerando che il gioco vero e proprio dovrà ancora iniziare, perché la sessione a cui ho partecipato è stata semplicemente un’introduzione per dare all’MC degli spunti a cui appigliarsi per le vicende future.

Inizia tutto con la scelta dei personaggi: un sacco di schede distese sul tavolo. Ma cosa sono? Classi? Praticamente sì. Poche righe di introduzione per ognuna, qualche domanda a chi aveva già giocato, ed ecco l’imbarazzo della scelta. Si va dal Chopper, capo di una banda di motociclisti, al Gunlugger che ha più armi che munizioni. Passando per la Battlebabe, l’Angel, lo Skinner… e la lista continua. Alla fine ho scelto lui, il Brainer, che con i suoi poteri mentali mi ha subito affascinato. Il resto del gruppo si è formato in fretta: un Driver con un van rumorosissimo, un Hardholder chiamato “Il rettore” da tutti, che comanda una sessantina di persone all’interno di quello che un tempo era un campus universitario, ed un Savvyhead capace di isolarsi giorni interi pur di mettere in pratica l’invenzione che ha in mente.

Non racconterò nei dettagli cosa è successo, non ci riuscirei. Se Apocalypse World vi incuriosisce, cercate di assistere ad una giocata o di provarlo in prima persona, io posso solo dirvi che difficilmente un gioco mi aveva interessato così fin dalla prima sessione.

La sensazione più bella è quella di completa libertà. Vuoi fare una cosa? Dichiarala e falla, sarà l’MC a dirti quando tirare i dadi. Non ci sono limiti, l’ambientazione è apocalittica, ma ci può essere tutto quello che uno reputa interessante e che possa tornare utile alla storia. Certo non è tutto così facile, alla fine è un mondo spietato, dove il cibo scarseggia ed i pericoli sono all’ordine del giorno. Il personaggio può morire in ogni momento, anche alla prima giocata: il mio ha rischiato seriamente di fare una brutta fine trovandosi in un angolo con un revolver puntato contro.

Esistono altri giochi che concedono questa libertà, è vero. Sicuramente non li ho provati tutti e non sono la persona migliore per giudicare come sia Apocalypse World rispetto ad altri titoli, posso solo dire che mi è piaciuto.

Per i nostalgici dei px e degli avanzamenti di livello, non manca nemmeno quello. A seconda delle situazioni e di come viene giocato un personaggio, la progressione può essere rapida, consentendo l’acquisizione di poteri, mosse ed oggetti. Ma prima o poi arriverà qualcuno più forte di te, o ancora peggio potresti essere tu stesso a complicarti la vita da solo. Ho finito la prima sessione con un braccio fuori uso ed una pallottola piantata nella carne, ma una capacità in più. Certo, se la prossima volta quel tizio che ho deciso di risparmiare invece di fargli saltare la testa deciderà nuovamente di giocarmi qualche brutto scherzo potrei lasciarci la pelle. Ma non posso farci niente.

Apocalypse World uscirà in Italiano con Narrattiva a Lucca 2011, per ora potete provare l’edizione inglese. Tenetelo d’occhio, perché questo gioco sembra davvero promettente.

Pubblicato da TomStardust

Admin di GdR Players. Ho giocato per anni a Dungeons & Dragons, poi ho scoperto un mondo di altri GdR. Ken il Guerriero, Cani nella Vigna, Mage: The Ascension, Esoterroristi, Fiasco!, Apocalypse World, Non Cedere al Sonno, e vari giochi da tavolo che fanno sempre bene. Contattatemi per una birra se siete a Firenze!

Cerchi un gruppo o un master? Vai su Dragon Secret →

PROMO

2 commenti su “Apocalypse World: è arrivato il momento di giocare”

  1. Qwein Vai al profilo 26 Maggio 2011 – 15:54

    Ti dirò.. sinceramente non mi entusiasma un gioco del genere. Sarà la nuova generazione di Gdr, sarà l’evoluzione del ruolo narrativista, ma secondo me, quella che definisci libertà e fluidità, in un regolamento e o in un gioco quasi unicamente portato avanti dai giocatori, con il master a ruolo di arbitro defilato, significa anche piattezza. Mi spiego meglio. Io come giocatore affronto il master, lo metto in difficoltà e spesso un buon master, riesce tramite un guizzo, un inventiva sul momento a rendere l’avventura epica. Qualcosa da ricordare. Ora a mio modo di vedere penso sia difficile se sono più persone a condurre la cosa.

    1. TomStardust Vai al profilo 26 Maggio 2011 – 16:06

      In realtà Apocalypse World non è così vicino come pensi ai giochi “indie”. Qui c’è il maestro di cerimonie, e la sua presenza si sente eccome, non sono solo i giocatori a decidere, anzi sarà quasi sempre l’MC a creare le difficoltà. Mi riservo comunque di scrivere altro dopo le prossime giocate 🙂

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.