Se ti piacciono i pirati, se hai amato l’atmosfera dell’Isola del Tesoro, se ti sei sentito Jack Sparrow a bordo della Perla Nera, The Black Eye è il luogo che fa per te!
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Anno Domini 1683, Fortune Island. Una piccola isola nel Mar dei Caraibi che da pochi anni è passata sotto al dominio inglese. Fino ad allora non era che uno scalo per i galeoni spagnoli di ritorno dal Sud America. Nulla di più. Gli atti di pirateria in quelle acque si fecero man mano sempre più frequenti e Carlo II di Spagna non tardò ad abbandonare l’isola al suo destino. L’isola occupa una superficie di circa 140 km² ed è ricoperta per lo più da una folta foresta pluviale, difficilmente accessibile e per questa ragione ricca di insidie. L’interno dell’isola è caratterizzato dalla catena delle Black Eye Mountains e dal vulcano, ancora in attività, da cui prende il nome. E’ facilmente intuibile come questo possa di fatto influenzare e caratterizzare la vita dei coloni. La costa frastagliata alterna baie di sabbia corallina finissima ad imponenti scogliere calcaree a ridosso del mare rendendo di fatto l’isola difficilmente espugnabile.
Il centro più importante dell’isola, affacciato ad Ovest, è George Town. Sede del porto, è qui che risiede il governatore, è qui che si concentra l’economia dell’isola, è qui che sbarcherete ed è qui che, con grosse probabilità, il vostro personaggio si creerà il proprio futuro. George Town, dunque: un groviglio di etnie che vanno a comporre, come tasselli di un puzzle, un quadro in cui legalità ed illegalità sono fortemente connesse. Un quadro in cui ufficiali, mercanti, artigiani, uomini di mare e baldracche hanno due soli obiettivi: emergere e arricchirsi. Un quadro disegnato con odio, voluttà, cupidigia, bramosia, scaltrezza nel quale sarete voi stessi a scegliere quella che sarà la sorte del vostro personaggio.
In virtù di questo, lo Staff ha fatto di tutto per rendere il sistema di gioco più libero possibile: come avviene nella vita reale, anche su The Black Eye, le conoscenze e le competenze saranno il punto focale di ogni personaggio. Potrete decidere, ad esempio, di dedicarvi all’artigianato: maggiore sarà la conoscenza di questa arte e maggiori saranno le competenze che il vostro personaggio possiederà per la costruzione di oggetti. Si, avete capito bene. In relazione alle conoscenze che verranno scelte, ogni personaggio sarà ad esempio in grado di costruire oggetti per, poi, magari venderli. Questo è solo un esempio delle potenzialità e delle possibilità che il nostro gioco può offrire. Una personalizzazione a 360 gradi, per lo più mai vista in un GdR Play by Chat.
Un altro aspetto rilevante nel gioco è l’economia. Questa sarà basata su alcuni tipi di materie prime che potranno essere minerali, animali e generiche. Non spaventatevi, anche in questo caso tutto è stato reso molto più fluido e fruibile di quanto possiate immaginare. Il compito che si è prefisso lo Staff è di fornire ogni possibilità di gioco, il vostro sarà quello di scegliere cosa sfruttare per rendere l’esperienza di gioco il più appagante e conforme al vostro stile. Per far questo The Black Eye ha ritenuto doveroso staccarsi dal classico sistema basato sulle corporazioni, optando di fatto per un maggior dinamismo. Nel momento in cui accederete saranno presenti solo due le corporazioni: una inglese, la potenza che governa l’isola, e un’altra che gestisce le locande e le attività ad esse connesse. Null’altro. Ciò non significa che non sia possibile generarne, sia chiaro. Se sono un uomo di mare, se possiedo il carisma necessario, se ho un progetto ben preciso e la voglia di fare posso crearmi una mia ciurma. E come me tanti altri. Se possiedo o lavoro per una ciurma, non è detto che non possa avere anche un lavoro alternativo. Se sono un segaossa al servizio di Sua Maestà La Corona, non è detto che non possa anche imbarcarmi con una ciurma di canaglie in cerca di fortuna.
Dinamismo e largo spazio all’immaginazione, signori miei! Queste sono solo alcune delle novità che vengono introdotte in The Black Eye.
Ora è necessario spendere due parole sul carattere storico del gioco.
Per ovvi motivi lo Staff si è reso conto dell’impossibilità di creare un GdR storico al 100%. Escludendo il fatto che un’eccessiva pignoleria può ledere l’aspetto puramente ludico che il gioco si propone di avere, è facilmente comprensibile come il dover ricorrere a compromessi pregiudichi il desiderio di essere il più attinenti possibili al contesto storico di riferimento. Non è storicamente corretto stabilire una lingua convenzionale per far interagire i personaggi. Non è storicamente corretta l’importanza che la donna può rivestire, talvolta, nel gioco. Anche la religione, pur essendo possibile scegliere il culto professato dal personaggio, nel 1683 sicuramente influenzava la vita delle persone ben più concretamente di quanto non possa avvenire in questa sede. Questi sono solo alcuni esempi per prevenire ed evitare critiche su questo importante aspetto.
Detto questo, non ti resta che registrare il tuo personaggio, caratterizzarlo come preferisci e vivere l’esperienza di gioco più completa mai offerta!