Salute avventurieri e cantastorie, vorrei chiedervi un consiglio per una campagna [D&D 3.5]: considerando che non ho mai fatto il master e ho giocato poco o nulla sopra il decimo livello volevo far partile il gruppo dal primo livello, pertanto sono in cerca di una campagna preparata per entrare nell’ordine di idee di come gestire il tutto.
L’alternativa più valida ma più dispendiosa è cercare alcune campagne da leggere che mi diano spunti per poi iniziare o adattarle all’ambientazione che ho creato, tendenzialmente high fantasy ma con livello di potere medio. Quindi la questione è: che campagne mi proponete da leggere e/o provare a condurre?
8lackjack Vai al profilo 2 Agosto 2014 – 16:35
Ciao, hai provato a leggere le avventure ufficiali uscite per d&d3.? Sennò su internet trovi tanta roba, hai solo l’imbarazzo della scelta. Se hai bisogno posso mandarti qualche link. Ciao!
Merlino Vai al profilo 2 Agosto 2014 – 22:01
In realtà non ancora, perchè mi sono appociato giusto da una settimana al problema e ho pensato che magari invece di leggere tutto quello che trovo qualche buona anima averebbe saputo indirizzarmi su delle avventure che ritiene facciano particolarmente al caso mio, o comunque darmi dei consigli per evitare di leggerne trecento e ritrovarmi con poche idee molto ben confuse. 🙂
In ogni caso ne sto leggendo un paio che ho trovato qua:
http://www.kraken.it/dungeons_and_dragons_3e_avventure.html
Fil Vai al profilo 2 Agosto 2014 – 22:01
Io ho molto materiale, tra cui avventure collegate che portano dal primo livello a oltre il 12esimo oppure una 50ina di avventure di vari livelli. Se le vuoi contattami in pvt.
Salvur Vai al profilo 17 Agosto 2014 – 10:32
Il livello è la bellezza ma anche il flagello di ogni gioco di ruolo. Nel D&D poi i livelli bassi sono spesso “falciati” da un misero tiro sfortunato (o fortunato a seconda del chi o cosa ne è stato causa). Come Master ti consiglio nei primi livelli di approfittare per introdurre quella che è di fatto la tua ambientazione. Potresti ad esempio coinvolgere i tuoi giocatori in situazioni cittadine dove i personaggi sono più incentivati ad usare il cervello piuttosto che la spada… e avresti modo di approfondire molti aspetti di una città e far conoscer meglio la mentalità di quel regno regione ecc… Potresti in alternativa creare eventi fuori dalla città magari coinvolgendo contadini o ceti sociali più poveri che… in mancanza di adeguata assistenza dalla milizia/guardie locali potrebbero aver bisogno di aspiranti eroi per risolvere i loro guai. A seconda della tua concezione di mondo potresti creare moltissimi eventi che saranno di fatto la base per gli obiettivi futuri del tuo gruppo. A mio parere quelle che sono in genere le avventure base ma anche quelle avanzate con stampo D&D tendono a pacchianizzare il mondo. Ovunque trovi manufatti, mostri, o cattivoni assortiti “su misura” per salvare il creato. Io preferisco stratificare le cose per gradi e come Master cerco di dare valore a quello che è il mostro, l’oggetto (anche debole) ed il cattivone di turno(anche se il concetto di cattivo per me è cosa assai sfumata molte volte). Come Master hai il potere di definire quello che sarà il tuo mondo e… le linee a cui si atterranno i giocatori. Per esperienza ti posso dire che giocatori che si abituano alla spada magica a salvare tutto e tutti… arrivano spesso a ricreare un tipo di interpretazione poco interessante e stereotipata. Quindi riassumendo ti consiglio di valutare bene il “tuo” mondo e agire di conseguenza ponendoti un obiettivo e un’idea di cosa possono diventare i personaggi e in che modo. Insegnare indirettamente queste linee tramite eventi o personaggi non giocanti… ti permetterà di fatto di orientare meglio i giocatori e fargli capire da subito come stanno le cose. Una decina di anni fa mi capitarono due tipi dall’elsa facile per dirti… giocatori standard che picchiavano qualsiasi cosa descrivessi e che come aspirazione ultima cercavano i proverbiali PE e tesori assortiti nonchè il livello. Oggi dopo anni (e alcuni personaggi) sono persone attente, riflessive, che non parlano più in termini di gioco (ho forza 16 riesco a sollevare la leva!!!) e cosa importante hanno imparato a rispettare il mondo in cui giocano creando una personalità complessa e interessante che… spesso mi permette a me come Master di creare simpatici eventi durante le partite. Perdona questo monologo… ma discorsi come questo per me richiederebbero ore e ore di conversazione 🙂 Spero cmq. di averti dato un alternativa a quelli che sono gli schemi ordinari. La chiave ultima dei giochi di ruolo secondo me è la fantasia nonchè la capacità di creare un ambiente ideale dove i nostri eroi possono morire, gioire, soffrire, indignarsi, arrabbiarsi… e perchè no… portare allo scarafascio il mondo! Un salutone ed in bocca al lupo!
Merlino Vai al profilo 17 Agosto 2014 – 12:24
Non scusarti! E’ per avere questi commenti che ho scritto: mancando di esperienza personale ho bisogno di quella degli altri, e non la troverò in millemila pagine di manuale ma solo discutendo di queste cose. Penserò a come spostare l’attenzione dalle missioni e dalla volontà dei giocatori ai personaggi e alle loro aspirazioni.