Per anni ho avuto una pessima opinione della magia di D&D, la cosidetta magia Vanciana con gli incantesimi che andavano memorizzati la mattina. Trovavo assurda l’idea che il mago “dimenticasse” un incantesimo appena lanciato. Perciò quando usciva un nuovo gdr fantasy, la prima cosa che guardavo era proprio la magia nell’eterna ricerca del “sistema magico perfetto”. Ho provato le evocazioni di Elric, basato su Moorcock oppure Ars magica, probabilmente quello con la magia più “raffinata”, oltre naturalmente a varianti della magia di D&D dai punti magia a classi nuove. Dopo anni però ho compreso che la “famigerata” magia vanciana con i suoi difetti era comunque la più “giocabile”. Inoltre le ultime edizioni come D&d5ed hanno corretto molti dei suoi difetti, riducendo i problemi di bilanciamento. Anche Pathfinder 2 che uscirà nel 2019 punterà a fare altrettanto.
Perciò ritengo più produttivo lavorare sul rendere credibile la magia vanciana invece di stravolgere le regole, fornendo una spiegazione coerente alla sua struttura. In questo mi sono venuti in aiuto il buon Sherlock Holmes e il suo palazzo della memoria, oltre ai mudra di Naruto.