Esperto Master (18 anni di gioco) per sistema D&D 3,5/Pathfinder, con esperienza di animatore e teatro, offro la mia esperienza di masterizzazione, conoscenza di regole e manuali, di ambientazione, per giocatori che desiderano da tanto iniziare a giocare evitando di dover comprare, leggere, studiare…
Disponibilità a muovermi, prezzo trattabile.
Sonia Clò 17 Gennaio 2015 – 17:34
Ehm stai scherzando vero? Dai è una burla vero?
malto 17 Gennaio 2015 – 17:37
Ridicolo
backsofangels 17 Gennaio 2015 – 17:39
Spero tu stia scherzando, altrimenti hai appena ucciso lo spirito del GDR in ogni sua forma ed espressione
Damiano 17 Gennaio 2015 – 17:41
io sono un giocatore esperto(14 anni di gioco come giocatore e master di circa 20 giochi) offro la mia esperienza di giocatore(decidete voi come 🙂 se volete faccio anche il PP o il nabbo :P, ottima conoscenza delle regole e dei manuali, tranne l’ambientazione che preferisco crearmele 😛 , adatto a tutti master 😀
disponibilità a muovermi(poco.. mi piace giocare da me) prezzo trattabile 😀
Sonia Clò 17 Gennaio 2015 – 18:07
Ecco ora se si fanno pagare anche i giocatori siamo a posto…
ultimoni 17 Gennaio 2015 – 18:26
io sono un NPG esperto, tra ivari lavori sono stato greco, bizantino e a volte anche persiano XD offro la mia esperienza da NPG a modico prezzo ahaha
Sonia Clò 17 Gennaio 2015 – 18:28
Pure adesso anche i png si fan pagare basta torno a giocare ai videogame…
Damiano 17 Gennaio 2015 – 18:34
guarda se vuoi giocare al pc con me contattami ps: costo parecchio!!!
ma solo e dico solo la linea internet XD ahahahahhahahaha
Damiano 17 Gennaio 2015 – 18:32
oohh ecco uno che mi capisce 😀 e la prende sul ridere 😀 .. ahhahahahhahah
seriamente è assurda questa “proposta”! 🙂
ps: non avete voglia di spendere inzialmente.. beh cercate una ludoteca o magari lasciate un post nel vostro negozio di fiducia.. e il master/giocatori li trovate 🙂
Dendis Vai al profilo 17 Gennaio 2015 – 18:11
Mi accodo ai…”ridicolo”, e posso solo consigliare agli interessati che non c’è assolutamente bisogno di pagare per giocare.
The Scarecrow Vai al profilo 17 Gennaio 2015 – 18:47
Vai, Battledrake, sono con te! Purtroppo non tutti hanno avuto solo belle esperienze (da master) coi players.
Quando si ricavano buchi di prezioso tempo libero (poco!) a 40+ anni, perdendo ore di sonno la notte per preparare l’avventura (perchè mattina e pomeriggio si lavora e la sera quel minimo di tempo lo si dedica alla famiglia), vedersi dopo qualche mese di gioco il gruppo che inizia a sfrasciare, a saltare le sedute e a fare altre cazzate fino alla chiusura dello stesso, fa male, fa molto male! Soprattutto quando nella mia città in giro di giocatori ce n’è pochi o nulla. E ti ritrovi a rimpiangere le notti di sonno perse, i soldi spesi appresso ai moduli, ecc. ecc.
La formula proposta da Battledrake, checche se ne dica, può essere la soluzione proprio per i gruppi meno convinti o (più spesso) con la tendenza al cazzeggio o a “divagare” troppo: voi mi pagate, io vi offro un servizio (di intrattenimento e svago), non siamo amici ma vi garantisco la massima professionalità e tutti sono contenti. Se un domani mollate, io perlomeno c’ho messo in tasca qualcosa e non mi rimane l’amaro in bocca.
Ti sostengo a distanza, Battledrake 😉
Sonia Clò 17 Gennaio 2015 – 19:16
No non ci siamo per nulla. Allora adesso tu mi paghi per l’aria che respiri perché è anche mia. Se passa sto concetto del cazzo che il master si fa pagare dio cantante soul che si fuma canne peggio di Jim Morrison, stiamo freschi come banconote da 7 euro.
Il gioco di ruolo è nato free e free deve rimanere. #Gdrliberoefree
Stai scherzando anche te spero. Se il tuo gruppo cazzeggia e si disgrega forse forse come dicono i forgiti della fungia la colpa è solo del master inetto e incapace di tenere il gruppo. Ma stiamo scherzando? Se lasciamo che passi un concetto del genere le ludoteche che ci stanno a fare? Le associazioni? A munguere le mucche e a potare le siepi del presepe? a contare gli aghi di pino delle confiere?
Sveglia!!!!One111!!!
The Scarecrow Vai al profilo 17 Gennaio 2015 – 22:09
Sonia, ma tu che ne sai della mia storia? Inetto io con una campagna dall’1° all’8° preparata, miniature e mappe pronte e chi più ne ha più ne metta?!?
Ma tu che ne sai dei motivi per i quali hanno mollato?
Sai la mia età (40+) ma io non so la tua.
Alla mia età si molla (ed è successo) per via:
1) delle mogli rompiballe che non vogliono che ci si veda per giocare o perchè ci sono i figli da accudire (anche quando il padre ha perfettamente organizzato tutta le gestione dei suddetti un mese prima ed è tutto tranquillo) o per principio perchè (almeno nella mia città retrograda) non comprendono la cultura del gioco fine a se stesso e l’incontrarsi per divertirsi; e quindi la colpa del player che non sa imporsi sulla moglie rompic…
2) c’è poi il player che non sa spegnere il telefono quando si gioca e riceve le telefonate di lavoro a qualsiasi ora!
3)e c’è il player che sta lì a cazzeggiare col tablet invece di concentrarsi sul gioco;
4) e c’è il player che, nonostante abbia un lavoro avviato e solido, non sa dire di no ad accettare un turno in meno e ti fa saltare la sessione all’ultimo minuto!
Tutte queste cose non tutte insieme ma un po’ alla volta su due gruppi differenti di 40+enni. Alla fine ho gettato la spugna e non ho più masterizzato dal vivo. E infatti a Bari tutti gli (ex)giocatori della mia età (storici, tra l’altro, perchè abbiamo introdotto D&D negli anni 80), ormai si incontrano solo con mogli e figli per spaghettate o pizze a casa e, se gli chiedi perchè non riprendono, ti rispondo che è impossibile o per via del coniuge che glielo vieta o perchè i figli non accetterebbero mai di lanciarsi a loro volta con noi in quanto sono consolle-dipendenti.
E il GdR per gli over40 nella mia città muore così.
Nei due anni che ho vissuto a Milano ho visto invece le meraviglie, quando si andava a giocare nella ludoteca di via Sant’Uguzzone e c’erano gruppi di over50 pure con tanto di master con schermo di AD&D2nd ed. e giocavano!!! Ma è un’altra latitudine e un’altra cultura.
Dendis Vai al profilo 17 Gennaio 2015 – 23:00
Capisco il tuo discorso, non sono un quarantenne ma oramai quasi trentenne, e nei miei gruppi di gioco ci sono state spesso persone della tua età. Questo però assolutamente non giustifica una soluzione del genere. Creare una campagna è impegnativo e tra lavoro e cazzi vari il tempo da dedicarci è sempre poco e sudato, ma onestamente, forse perché è a me che piace più fare il DM che giocare da PG, non lo trovo un sacrificio se poi posso sfruttare la cosa in qualche modo. Certo, posso beccare il gruppo di giocatori che non è molto “attento” (che poi… ci si vede per divertirsi e stare insieme, se poi le persone con cui giochi le ritieni poco attente o “dedicate” al gioco, forse allora sei tu che cerchi una compagnia diversa), ma anche se la mia campagna dopo 3 mesi va a farsi benedire, non è che la prendo e la butto nel cestino. Innanzitutto posso sempre riutilizzarla e riadattarla, ma soprattutto posso usarla come background (e che brackground) per altre vicende che mi serviranno a creare altre avventure.
Poi vabbé, sarà che sono io che aspetto la scusa di dover mettermi a creare una campagna per tirare fuori pile di manuali e spulciarmeli per creare qualche bella storia XD
Farla giocare è l’altra metà del divertimento ok, ma da qui a PAGARE… dare dei soldi per ricevere una prestazione “professionale”? Mah… il gdr è un gioco a prescindere da manuali e liste infinite di regole… sono entrato in questo mondo da ragazzino, e con gli amici giocavamo per strada, a nessun gioco in particolare, semplicemente creavamo personaggi di anime e manga, ne assumevamo un ruolo, e l’unico dado che tiravamo era un D6 XD
Era bello uguale e nessuno era un professionista;)
Faaabbio Vai al profilo 19 Gennaio 2015 – 19:42
ahahah aò, a’ Scarecrow, io non scendo nell’analisi punto per punto delle cazzate che stai dicendo, ma approfitto dell’andamento delle cose qui, tra i vari commenti, per invitarti a rivalutare un secondo la situazione reale:
lo stanno a pià a schiaffi.
si spazia dall’indignazione, alle risate, ai ”Ma vattene, ridicolo”.
e molte delle risate e indignazioni provengono probabilmente da gente che ha circa la tua età e – se non maggiore – la tua esperienza e preparazione nella ”materia”.
La differenza è che hanno la classe e la maturità di perdere tempo ulteriore al dire ”ridicolo”.
Quindi, insomma, dicevamo… Guardati intorno e prova a chiede anche 5 euri per fare il ”Master preparato”.
ahahahah poi raccontaci che t’hanno fatto. <3
Andrea 17 Gennaio 2015 – 18:54
questa non la avevo ancora sentita!
Pierpaolo 17 Gennaio 2015 – 19:07
Sto commentando io piuttosto che la mia ragazza. Sta roba non ha senso. Non ho parole. Mi dispiace per la frustrazione di veder sfasciata una bella campagna ma davvero sta roba non ha senso e uccide l’anima del gioco. Cosa sei, un clown a pagamento? Incredibile…
Sonia Clò 17 Gennaio 2015 – 19:19
Dai di sicuro è Domon o Hasimir che stanno cercando di fregare il prossimo per avere nuovo materiale per le loro tesi complottistiche sui parpuzi!
ucciomel Vai al profilo 17 Gennaio 2015 – 20:27
quasi quasi inizio a farmi pagare per ogni lay on hands 😛
PB 17 Gennaio 2015 – 20:41
Mai letta una cosa più assurda. Se vuoi lucrare, vendi le avventure, non lucrare sui giocatori!
Juri 17 Gennaio 2015 – 22:05
Offro la mia grande Professionalità nei GDR,ma vi legheremo ad una sedia ammanettati,imbavagliati e con un dilatatore oculare,in modo da non farvi perdere nulla della mia formidabile formazione da Master. Apprenderete ogni regola,senza dover comprare nulla. Alla modica cifra di qualche moneta d’oro,una gallina viva e se figa,vostra sorella(Verrà trattata con amore e rispetto,con un futuro matrimonio a vostre spese).
Contattate in molti!
Pynethian 25 Gennaio 2015 – 22:43
Juri, calmati..
Pynethian 25 Gennaio 2015 – 22:46
XD
Kyrew Vai al profilo 27 Gennaio 2015 – 17:05
E’ puro sarcasmo 😉
Lysander 18 Gennaio 2015 – 11:45
Io personalmente non pagherei un Master per giocare di ruolo, ma non credo ci sia assolutamente niente di male nel fatto che qualcuno si proponga per farlo.
Sostengo Battledrake e sono d’accordo con Scarecrow, di cui quoto completamente l’intervento.
Aggiungo solo un altro punto che reputo fondamentale e a mio parere palese: Battledrake non sta obbligando nessuno a giocare con lui. Se non volete un Master a pagamento, non cercatelo e non pagatelo. Esistono ovunque associazioni e ludoteche, molte totalmente libere e gratuite mentre altre richiedenti una piccola (o media?) quota associativa, solitamente usata per coprire affitti, eventuali assicurazioni, stuzzichini e/o cibi e bevande, ecc.
Quello che fa battledrake è semplicemente offrire un servizio e chiedere un compenso. Un servizio che immagino di grande qualità, è chiaro che se io pago per un servizio che in altri luoghi posso avere gratuitamente mi aspetti di trovare questo servizio innegabilmente superiore agli altri.
Se quello che Battledrake offre non sarà reputato (dai suoi stessi giocatori paganti) adeguato a quello che costa, saranno loro stessi a salutarlo senza prenotare una successiva sessione.
O ancora, se nessuno reputasse utile un Master a pagamento, allora cosa ne viene di insultarlo per la sua proposta? Molto semplicemente, non troverà nessuno disposto a pagarlo, e la sua iniziativa non decollerà.
Vari utenti sono convinti (lo evinco dai commenti) che una proposta del genere possa “uccidere” lo spirito del Gdr e/o il gioco di ruolo stesso. Non è assolutamente vero. Per un singolo annuncio di Master a pagamento, su questo stesso sito e piattaforma esistono centinaia di post di ricerca di giocatori, e decine di pubblicità di associazioni, ludoteche o gruppi organizzati.
Lo stesso mezzo che usiamo per comunicare in questo preciso momento (di più! la stessa piattaforma, lo stesso sito!) ci mostra che la realtà non è quella di persone che traviano le altre convincendole a pagare una quota mensile e/o a sessione per giocare (una sorta di World of Warcraft da tavolo?), bensì un hobby relativamente di nicchia dove associazioni, ludoteche e soprattutto gruppi “tradizionali” (intendo “gratuiti”) fioriscono e fioccano!
Ripeto il mio incipit: io non pagherei un Master per giocare, ma se un gruppo decidesse di preferire un Master a pagamento piuttosto che un’associazione, una ludoteca, un Master “tradizionale” (sempre nel senso di “gratuito”) o qualsiasi altra cosa, non credo proprio ci sia assolutamente nulla di male.
Quindi, Battledrake, io non ti pagherei, ma sostengo comunque la tua iniziativa. 😉 Come sosterrei sia chi decidesse di assumerti dopo aver vagliato tutte le possibilità e aver deciso che quella sia la soluzione migliore.
Altrimenti dove andrebbe a finire la libertà tipica del nostro stupendo hobby? ^^
Vittorio_Livorno Vai al profilo 18 Gennaio 2015 – 12:47
battledrake sei ridicolo
Ohmnibus Vai al profilo 18 Gennaio 2015 – 15:39
Non capisco tutto questo scandalo.
Non mi pare che battledrake pretenda che tutti i master si facciano pagare. Sta solo offrendo un servizio a pagamento che i giocatori possono accettare o no, senza vincoli. Le sue motivazioni, o quelle dei giocatori che, sono fuori discussione: ognuno fa quello che crede meglio, secondo le proprie convinzioni. Non avete il diritto di decidere né per battledrake né per i giocatori. E non avete diritto di decidere come una persona si debba divertire.
Non riuscite a concepire una cosa del genere? Beh mi dispiace ma è un problema vostro, a meno che non siate in grado di indicare in modo oggettivo dov’è il problema, cosa che non è ancora stata fatta:
– “Sei ridicolo”: siamo tutti liberi di esprimere la nostra opinione, ricordate solo che per la maggior parte delle persone la fuori quelli ridicoli siamo noi che giochiamo di ruolo, e che del loro giudizio ce ne sbattiamo grandemente ed andiamo alla grande.
– “Il gioco di ruolo è nato free e free deve rimanere”: Citation needed. Giusto per fare un esempio, non mi sembra che Gary Gygax, creatore dei GdR, abbia fatto il master alla Mod-Con del ’99 a titolo gratuito (chiedete a chi era nell’organizzativo del 3M dell’epoca).
– “Uccide l’anima del gioco”: manca il “secondo me”. Perché se c’è qualcuno che si diverte a giocare anche pagando significa che l’anima del gioco non è morta (per lui). Tutto al più è diversa da come la concepisce uno non disposto a pagare. Ma in questo caso scadiamo nuovamente nel soggettivo.
– “Se vuoi lucrare, vendi le avventure, non lucrare sui giocatori”: perché, scusa, le avventure chi le compra? (eppoi è un po’ come dire ad un cantante “se vuoi lucrare, vendi i CD, non lucrare sugli spettatori dei concerti”)
– “non c’è assolutamente bisogno di pagare per giocare”: se è vero vorrà dire che non troverà nessun giocatore e non farà un soldo. Ma perché impedirgli di provarci?
Non fate i fondamentalisti. Come è stato detto il GdR è un gioco, ognuno lo vive come preferisce, ed anche se qualcuno lo fa in modo per voi inconcepibile, a voi che cambia? Perché un giocatore tradizionale deve digrignare i denti contro i forgiti? Perché un autore di gdr free si deve scagliare contro D&D 3? Non ci sono squadre avversarie qui, non c’è conflitto, e non stiamo parlando di religione. Cerchiamo di fare tutti un bel respiro profondo e limitiamoci a fare spallucce se qualcuno vive il gdr in modo diverso da come lo facciamo noi, perché qualsiasi ostilità di questo tipo quella sì che uccide lo spirito del gioco.
Dendis Vai al profilo 18 Gennaio 2015 – 16:22
Può essere un punto di vista, ma onestamente a me sembra solo un modo per approfittarsi di chi vive in posti in cui il gdr da tavolo è poco diffuso, o non ha compagnie e amicizie con cui poter giocare. La maggior parte delle persone viene introdotta in questo mondo in età adolescenziale, e non so voi ma almeno per me questa possibilità mi sarebbe stata preclusa se i miei primi master, anche loro di almeno 10 anni più grandi di me, mi avessero chiesto un compenso. Se così fosse stato, visto che da dove vengo io non c’era tutta questa grande cultura dei gdr (almeno non 15 anni fa), probabilmente non avrei iniziato a giocare e non avrei conosciuto all’epoca la mia più grande passione.
Farsi pagare per giocare significa quindi che, se non ti pago, tu non vieni a giocare. Questo a sua volta implica che il soggetto in questione non viene a giocare per divertirsi, per stare in compagnia, o altro, ma per i soldi. In pratica sto comprando la compagnia di qualcuno, il suo tempo per divertirsi insieme a me…. questa cosa è contorta e malata. Se vuoi giocare a D&D, gioca e basta. Se ti fai pagare non vuoi giocare, vuoi guadagnare.
A Gary Gygax lo pagavi perché era il fottuto creatore di D&D e perché lui certamente non veniva a giocare con persone che avrebbe visto una sola volta nella vita per “divertirsi”. Ma semplicemente perché gli toccava farlo.
Se molte persone si lamentano di questa cosa è perché evidentemente condividono uno spirito di gioco che va ben oltre il gioco in sé. Se non riuscite a capirlo, amen.
Ohmnibus Vai al profilo 18 Gennaio 2015 – 17:03
– Se non trova altri master oltre quello a pagamento, e togliamo il master a pagamento, il giocatore non avrebbe comunque la possibilità di giocare.
– “questa cosa è contorta e malata”: secondo te, dato che ci sono persone disposte a farlo
– “Se ti fai pagare non vuoi giocare, vuoi guadagnare”: oppure vuoi un incentivo. Sono uno sviluppatore. Programmare mi piace, per me è una passione, ma quando lavoro mi faccio pagare. Perché in quelle otto ore me ne starei a casa a fare altro, probabilmente programmerei lo stesso, ma altre cose che interessano a me.
– “Ma semplicemente perché gli toccava farlo”: a parte che era un esempio per confutare altri assunti, anche a me capita che certe sere non ho voglia di fare il master (perché stanco o altro) e “mi tocca farlo”. Qualcun’altro può desiderare un incentivo più spesso.
– “Se molte persone si lamentano…”: solo per il fatto che la maggior parte delle persone si lamenta non significa che abbia ragione.
Quello che non capisco è: a te (non te Dendis, ma un “te” generico, beninteso), che ti lamenti, quale problema tangibile crea se un tipo dall’altra parte di italia (o anche vicino a te) si offre come master a pagamento? Perché vuoi impedire che qualcuno interpreti lo “spirito del gioco” in modo diverso? Ammesso e non concesso che la tua interpretazione sia quella corretta, tutti sono pur sempre liberi di sbagliare. E tutti siamo liberi di divertirci come ci pare.
Anche a pagamento.
Dendis Vai al profilo 18 Gennaio 2015 – 22:43
Non ho detto che qualcuno abbia ragione o meno, sono punti di vista. Semplicemente il fatto che questa cosa abbia suscitato negativamente l’interesse di molti può farmi pensare che, orientativamente, il pensiero di molti di quelli che giocano trovano abbastanza assurda questa cosa.
Tutto ciò non mi crea nessun problema “tangibile”, ma essendo io un appassionato e vivendo il mondo dei gdr, non posso fare a meno di commentare una cosa del genere. Io non voglio impedirla, non potrei, ma non posso nemmeno evitare di commentarla per quelli che sono i miei principi di gioco, tutto qui.
Secondo questi principi, a quanto pare condivisi anche da molti altri, il gioco “dovrebbe” essere un momento di puro svago, semplice, con mezzi e regole forniti per renderlo meno problematico e più semplice per noi (mezzi e regole fatti da altri che ne hanno fatto un business, e che quindi noi paghiamo). Noi quindi paghiamo lo strumento, completamente anonimo e inerte, e grazie alla nostra fantasia lo plasmiamo in infiniti modi diversi. Il nostro interagire con queste elucubrazione crea il divertimento. Il fatto che qualcuno si offra a pagamento per fare una cosa del genere mi fa solo capire che in realtà o si è stancato di questa cosa, o può farne a meno se non viene pagato. Non lo vedo come uno stimolo in più per l’interessato o cose del genere. Mi sembra solo una gran porcata. Poi ovviamente è il mio punto di vista. Se gioco, innanzitutto lo faccio per me. Cosa dovrebbe succedere allora se il master a pagamento trovasse gradevole la compagnia che ha trovato, o a sua volta si divertisse, dovrebbe valutare quanta parte rimborsare ai suoi “colleghi” di gioco??
Non voglio fare lo smielato, ma onestamente già viviamo in un mondo videoludico in cui ogni cosa è a pagamento, e posso accettare di dover pagare i manuali che mi servono per giocare, o l’iscrizione ad un torneo, ma non accetto di dover pagare lo spunto di gioco libero, o la compagnia di qualcuno. Preferisco davvero allora far parte di un gruppo di persone alle prime armi, comprare un’avventura preconfezionata da far masterare ad uno qualsiasi di noi. In fin dei conti abbiamo tutti vissuto una fase del genere e non penso che il divertimento ne abbia mai risentito più di tanto.
La mia critica non è verso chi paga il master, ma verso la persona che si fa pagare, perché è vero che chi paga magari si diverte lo stesso, ma uno che deve farsi pagare per fare da DM sta mettendo un compenso davanti al proprio di divertimento. E’ questa la cosa che reputo malata.
Poi ognuno resta della propria idea e vabbe, è normale, non voglio convincere di certo nessuno, spero solo di essermi spiegato meglio;)
The Scarecrow Vai al profilo 18 Gennaio 2015 – 23:09
Prendo atto del tuo punto di vista, Dendis, e anche tu hai le tue buone ragioni 🙂
The Scarecrow Vai al profilo 18 Gennaio 2015 – 17:13
Dendis, Omnitron ha ragione perché ha espresso un punto di vista completamente esterni, come se non fosse del settore e si trovasse a giudicare questa situazione. Ovviamente lui é esperto come noi ma ha guardato (e esposto) la cosa in modo differente.
Ha ragione nel dire che Battledrake ha offerto solo un servizio che, se non troverà acquirenti, morire lí la cosa è Buonanotte a tutti.
Gli siete saltati addosso come i peggiori integralisti, tu magari no perché ti sei espresso in modo civile ma se leggi gli altri commenti e quelli su FB, sfido io che poi, chi non conosce il mondo dei gdr ci reputi… strani :/
George Lucas fare forse il VII capitolo di Guerre Stellari perché, trattandosi di divertimento fine a se stesso, é giusto che nessuno paghi al cinema per vedere i suoi film?
Che differenza c’è fra divertirsi a vedere un mega-filmone al cinema e sedersi per una partita di gdr?
E perché ai tornei di gdr si paga (e a volte anche profumatamente) l’iscrizione?
Perché devo pagare i pdf o le versioni cartacee dei manuali gdr? Sono fatti per divertirsi per cui esigono siano gratis come il masterare un gruppo di persone sconosciute.
Perché é questo che nessuno ha inteso fra le righe: non credo che Battledrake metterebbe a disposizione le sue competenze a pagamento per il suo gruppo storico di amici e non lo farei neanch’io, se avessi ancora un gruppo.
Ma se, autoreferenziandomi, attirassi la curiosità di un gruppo di players senza master che magari vogliono un tocco di professionalità in piú o che so io e, soprattutto, é disposto a pagare…
ma che vv e frega a voi e che cce frega a noi!
L’industria dell’entertainment é a 360 gradi e coinvolge anche il gdr ormai. Proteste simili danno solo di ostinazione fine a se stessa poi ovvio che ognuno è libero di esprimere il proprio parere, ci mancherebbe, ma mi conforta il fatto che non siamo in pochi a pensarla come Battledrake.
The Scarecrow Vai al profilo 18 Gennaio 2015 – 17:16
Scusate gli errori di battitura, ragazzi, ma il T9 del mio tablet é peggio di un Caotico Neutrale! Fa quello che gli pare 😀
barbablu87 Vai al profilo 18 Gennaio 2015 – 20:07
Parlando da giocatore, sono assolutamente d’accordo con quanto hanno scritto battledrake e scarecrow; se un master è dotato di grande professionalità sul campo ed ha un’esperienza quasi ventennale, sarei ben contento di pagarlo per prendere parte ad una campagna di WFRP oppure in AD&D 2nd ambientata nei Forgotten Realms o Ravenloft 😉
OldBoy75 Vai al profilo 20 Gennaio 2015 – 07:22
Saresti il target del mio giocatore ideale e ti prenderei a gratis 😉
Andrea 19 Gennaio 2015 – 10:01
Per quanto non farei la stessa cosa, non vedo alcun problema e nessuno scandalo nella proposta di battledrake. Ovvio che il tema è spinoso ma si tratta di una offerta, che si può cogliere o meno. Si mette in vetrina, offre un servizio ma NON obbliga nessuno ad usufruirne.
Legione Vai al profilo 19 Gennaio 2015 – 13:24
MANGIATORE ESPERTO OFFRESI
Esperto Mangiatore (oltre 30 anni di esperienza) per cena nazionale od internazionale, simpatico ed affabile, offro la mia esperienza, conoscenza delle cucine di tutto il mondo, di sapori dolci e salati, per cuochi che cerchino qualcuno che sappia apprezzare davvero la loro cucina, e che siano stanchi dei soliti amici che non mangiano questo, non mangiano quell’altro, so’ vegani, so’ intolleranti alla cannella importata dall’Himalaya….
In praticami invitate a cena, io mangio tutto, poi dico quant’è buono il cibo. Se volete vi chiedo anche che ingredienti avete usato e dove avete fatto la spesa, e poi fingo anche interessamento a quello che dite.
Disponibilità a muovermi, prezzo trattabile.
😀
Niccolò 19 Gennaio 2015 – 15:39
Questa è l’eco italiana di una cosa successa in America; francamente è inconcepibile farsi pagare per masterizzare, anche perchè per assolvere a tale funzione non è necessaria alcuna certificazione (il DM O GM non è un “Judge” di Magic, per intendersi).
Cioffaz Vai al profilo 19 Gennaio 2015 – 15:43
Sinceramente non capisco che c’entra il discorso della certificazione…la state facendo troppo complicata…ne state facendo una questione di morale quando invece è solo una questione di “mercato”…vi serve una cosa? Bene io posso fornirvela alle mie condizioni. Vi sta bene? Se si ok altrimenti ognuno per la sua strada e ognuno si cerchi altro…
Boh, un annuncio sta diventando una cosa di principio, ridicolo, davvero…
Faaabbio Vai al profilo 19 Gennaio 2015 – 19:49
Dai, poverino, ci ha solo provato.
Non è illegale provarci.
Io me la prenderei con qualcuno che io scoprissi desse 1 euro a uno che ariva, tutto serio, con il suo zainetto, con i dadini, con le matitine, le schedine, espressione saggia e padrona della situazione, e si impegnasse a sembrare più ridicolo di quanto già sia.
a LUI si che io darei esilio su un’isola della tristezza, da solo, con una pistola con un colpo solo.
OldBoy75 Vai al profilo 19 Gennaio 2015 – 23:25
Salve,
Premetto che non mi sono fatto mai pagare per arbitrare.
Uno dei miei giocatori, un caro amico di lunga data, anni or sono ottenne un finanziamento da un comune in provincia di Modena per animarne lo spazio giovani.
Partecipò al bando con una proposta di gdr, vinse e prestò servizio per circa 3 anni tutti i Giovedì sera.
La mia opinione è che fosse un lavoro vero e proprio con orari, una presenza e prestazione da garantire e documentare.
L’esperimento ebbe un buon successo tanto è vero che lo spazio giovani, coincidente con la biblioteca di paese divenne centro d’incontro e mise in contatto molti ragazzini che ora, da adulti, continuano a praticare e trovarsi.
La differenza nel concetto di lavoro e hobby non è così sottile. Infatti quando si gioca per hobby si può scegliere gruppo, amici, si può anche decidere fi lasciare perdere se non ci si diverte. Un lavoro ha fini differenti, non permette le approssimazioni che a volte, da amatori ci permettiamo.
Una volra l’anno a Carpi, srmpre in provincia di Modena, si tiene un corso per animatori da ludoteca, organizzata dagli animatori del Castello dei Ragazzi, forse la ludoteca piu famosa d’Italia, un luogo benedetto che dà asilo a tanti piccoli e famiglie. Anche questi signori, sulla cinquantina, inwuadrwti come impiegati comunali, giocano e fanno giocare.
Per concludere, non trovo scandalosa la proposta, solo male articolata.
Immaginate solo per un attimo se il gdr gosse popolare come il calcio e voi foste veramente bravi, essere pagati per dare spettacolo non suonerebbe tanto strano.
Vi saluto e auguro buona notte,
Mattia.
Faaabbio Vai al profilo 20 Gennaio 2015 – 00:33
Hai assolutamente ragione.
Alla fine, un allenatore di calcio che allena i pulcini non fa altro che star con loro, farli giocare in modo caotico ma al contempo accorto che non si facciano male.
E vien pagato.
Attività come questa oltretutto aiutano a diffondere, anche se in modo un pò ”acido”, un’attività come il GDR, che oltre le Alpi va alla grande, (che sia quella rottura di balle di D&D, come invece che sia un PDF indie di un gioco nuovo e studiato bene per adattarsi a ciò che vogliono davvero i giocatori) mentre qui da noi pare andare avanti solo per chi, se non legge ”Wizard” scritto sopra, nemmeno sgancia 5 euro.
Quindi, certo, se ben organizzato, un atteggiamento del genere, comunque aiuta.
Ma famo i seri.
Non è questo il caso.
Buona notte, Mattia.
OldBoy75 Vai al profilo 20 Gennaio 2015 – 08:25
Ciao Fabio,
grazie del commento.
In effetti, come detto, la proposta non è articolata. Un servizio del genere potrebbe essere interessante come baby sitting per ragazzini di 10-13 anni: non vuoi che rimangano da soli e decidi di rivolgerti ad un adulto che li supervisioni organizzando qualcosa di loro gradimento.
Mi premeva però sottolineare come le parole gioco e lavoro possano coesistere. C’è un settore, a cui non appartengo, ma per il quale provo simpatia, che fatica ad uscire proprio per la mancanza di riconoscimento.
Sono tutte quelle persone che fanno animazione da ludoteca, che hanno professionalità, ma non uno statuto. Proviamo per esempio a dare un occhio al sito Ali per Giocare.
Non posso fare nomi, non mi pare corretto, ma ci sono esperti di gioco che girano l’Italia a tenere seminari, divulgare il gioco e la lettura. Questi sono lavori.
Porto un altro esempio che è ancora più chiarificatore: prendiamo una convention, magari Play. Lì si possono vedere affiancati i lavoratori e gli appassionati. I lavoratori sono i dimostratori che stanno agli stand e gli appassionati sono i ragazzi della Tana dei Goblin e del Treemme. Magari questi ultimi hanno anche più competenze, tuttavia solo i dimostratori hanno l’obbligo di presentare un dato gioco (che magari manco li diverte), stare in piedi 8 ore, intramezzati da una pausa di mezz’ora e compagnia cantante.
Ma tu mi hai capito benissimo e stai sicuro, anche tu sei stato piuttosto chiaro.
Buona giornata,
Mattia.