Cosa vuol dire “fare Metaplay”?
Secondo la dicitura tipica e la netiquette del gdr:
Per Metaplay s’intende l’utilizzo di informazioni che non sono state direttamente “vissute” dai propri personaggi.
Come si può capire dalla parola stessa, Metaplay è tutto ciò che, comunemente, va “oltre il gioco”, quindi anche conoscenze che il personaggio non può avere su come risolvere determinate situazioni, che vengono fuoriuscite ad hoc dal cappello del giocatore.
Generalmente fermare un caso di Metaplay conclamato è cosa-buona-et-giusta. Il Metaplay impedisce il divertimento, crea attriti tra i giocatori ed è generalmente un gran rompimento di…
Il problema è che, di tanto in tanto, talune forme di Metaplay non vanno a discapito di nessuno, ma anzi, possono risultare utili per la stabilità del gruppo e il prosieguo dell’avventura.
Quando, allora, un tipo di Metaplay può essere definito “Bianco”?
E cosa lo differenzia dal ben più becero Metaplay bieco da pessimo giocatore di ruolo?
Mettetevi comodi e seguite gli esempi. Urlare e sbracciarsi sarà consentito solo dopo aver letto l’articolo per intero, nell’angolo dedicato ai commenti:
Metaplay Bianco: yes, you can!
Esempio numero 1 “Ma io la amo, papà!”
Giocatore 1: [pensa] Il personaggio Xyz fa più danno della bomba atomica. Non c’è alcuna ragione al mondo per cui il mio e il suo personaggio possano mai andare d’accordo. Se non faccio qualcosa, sicuramente dovrò andargli contro in game.
Master: Il personaggio Xyz si sta per gettare in un cratere. Cosa fai?
Giocatore 1: [pensa rumorosamente] Il personaggio Xyz sarà pure un Porco Mannaro, ma è in possesso di informazioni importanti per il proseguimento dell’avventura. Si sta per buttare in un cra
tere, si fonderebbe con la lava e morirebbe una volta per tutti. Sarebbe stupendo. Ma non posso lasciarlo andare. Che faccio, chefacciochefaccio?
Xyz: È finita, mi butto.
Giocatore 1: No, non lo fare! IO.TI.AMO!
Si sa, l’amore è cieco. Molto spesso mi è capitato di venire a conoscenza di amici che si erano presi una cotta per sgorbi apocalittici o problematici senza frontiere senza alcuna ragione apparente.
Se, per qualche ragione, tenete più all’unità di party, o al vostro personaggio conviene che lo Xyz Porco Mannaro rimanga in vita, ma avete bisogno di una scusa decente per correre in suo soccorso o convincerlo a non dare un termine alla sua vita sfortunata, potrete sempre giocare la carta dell’innamoramento o dell’affetto nei confronti del suo grugno davvero poco poetico e dei suoi occhi piccoli come monetine. Non sarà il massimo, sforzerete il vostro personaggio, ma per lo meno nessuno potrà contestarvi di stare facendo immediato Metaplay a vostro losco vantaggio.
Se vi sentite colpevoli, pensate che verrete comunque puniti dall’amore che Xyz il Porco Mannaro comincerà inevitabilmente a provare per voi di rimando.
Esempio numero 2 “Non sono il Colonnello, ma…”
Master: Bene, se non fate qualcosa, la nave spaziale verrà presa dal fuoco nemico e scoppierà con voi dentro. Vi piacciono i frappè?
Giocatore 1: Diamine, che facciamo?
Xyz: A me piacciono i frappè.
Master: Bene. Perché state per diventarlo.
Giocatore 2: Se solo il pilota fosse ancora tra noi e ci potesse guidare fuori di qui.
[Ripensano tutti con nostalgia al pilota, che è stato crocefisso dai cultisti in sala mensa la scena prima]
Giocatore 1: Beh, ma io sono l’Ingegnere. Mi occupo delle rotte e parlo con la AI della nave. Posso comunque cercare di interfacciarmi con il computer di bordo e cercare di interfacciarmi ai missili che il Colonnello Frunsberg Von Hoenzollern ci sta lanciando addosso con dovizia?
Non solo un personaggio, normalmente, può tirare fuori gli altri dai guai. In questo caso, il Pilota è appena morto e l’Ingegnere ha cercato un modo “diverso” di risolvere la questione. In questo caso, l’Ingegnere ha proposto una soluzione diversa dall’alternativa “fuggiamo veloci a vele spiegate”. Non è Metaplay, non sta cercando di risolvere la questione a proprio bieco vantaggio, ma di salvare i personaggi e la giocata in un modo che comunque è congeniale alle abilità che il suo pg possiede.
Quello che si spera è che, se i nostri riusciranno a venir fuori dal fuoco incrociato del malvagio Frunsberg, alla prossima stazione spaziale rimedino un nuovo pilota di una certa abilità.
Metaplay Bianco: ok, per prima cosa stai calmo.
Esempio numero 1 “…Ma ho anche dei difetti.”
Master: Bene, se non fate qualcosa, la nave spaziale verrà presa dal fuoco nemico e scoppierà con voi dentro. Vi piacciono i frappè?
Giocatore 1: Diamine, che facciamo?
Xyz: A me piacciono i frappè.
Master: Bene. Perché state per diventarlo.
Giocatore 2: Se solo il pilota fosse ancora tra noi e ci potesse guidare fuori di qui.
[Ripensano tutti con nostalgia al pilota, che è stato crocefisso dai cultisti in sala mensa la scena prima]
Giocatore 1: Un attimo. Io sono lo Space-Marine. Posso guidarvi fuori di qui!
Tutti: E come?
Giocatore 1/Player bieco 1: La nave si guida con Destrezza, no? Io ho il massimale in destrezza. Dunque mi metto in cabina di pilotaggio e si va.
Giocatore 2/Ingegnere: Ma tu non hai abilità di pilotaggio.
Giocatore 1: No, sono all-rounded!
Master: Ma i piloti studiano anni per poter…
Giocatore 1: Sciocchezze. Chiamatemi Buzz Light-Year.
Giocatore 2: …ma ero io l’ingegnere…
Stessa partenza di un esempio fa, ma con conclusioni diverse. Pur non avendo abilità di pilotaggio, il giocatore ha deciso di fare “le veci” del Pilota appena morto. Questo, a differenza del caso prima, è un caso di Metaplay conclamato da fermare seduta stante.
Perché lo Space-Marine ha sbagliato?
Perché sta utilizzando un’abilità (Guidare le astronavi) che il suo personaggio non possiede, tagliando il gioco a un altro – l’Ingegnere – che sicuramente aveva abilità in scheda molto più “qualificate” per risolvere il problema. Un personaggio è quasi sempre “nel giusto” se utilizza le proprie abilità in maniera creativa, ma utilizzare le abilità a casaccio e solo per vincere non è gdristicamente sportivo, e nemmeno divertente da vedere per gli altri giocatori.
Esempio numero 2 “So cosa hai fatto ieri notte!”
Master: Quindi Xyz, cosa fai questa sera dopo esserti separato dagli altri?
Xyz: Ti posso parlare in privato, master?
[i due tornano al tavolo dopo qualche minuto]
Giocatore 1/Player bieco 1: Io non faccio niente di che, quella notte. Dormo.
Master: Bene. Adesso è mattina, vi preparate a…
Giocatore 1/Player bieco 1: Vado da Xyz.
Xyz: …
Giocatore 1: So che questa notte hai fatto qualcosa. E credo di sapere anche cosa, ma prima voglio che me lo dica tu. Hai fatto qualcosa e sicuramente al 100% è qualcosa di sbagliato. Cosahaifattoquestanotte?
Questo è forse l’esempio più palese di Metaplay da parte di giocatori maniaci del controllo. Qualunque cosa Xyz abbia fatto, il Giocatore 1 non può comunque saperla, dunque a meno che non abbia spiato Xyz, qualunque sospetto su di lui sarebbe infondato e degno del peggior Metaplayer. Oltre ad essere un comportamento piuttosto giochisticamente abusivo.
Avrei potuto, ovviamente, enumerare un numero indefinito di casi di Metaplay, laddove sia giustificato oppure meno. Ma le situazioni sono così tante che ho preferito descrivere solo quattro situazioni, le più palesi o facili da trovare nel gioco di ruolo.
E voi? Qual è stato il caso di Metaplay più antipatico cui avete assistito / siete stati vittime? Cos’è per voi il Metaplay e, se lo fate, in quali casi lo giustificate e in quali proprio no?
Scrivete pure nei commenti!
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Marco Andreetto 9 Maggio 2017 – 10:29
Articolo interessante e… fortunata coincidenza!!
Abbiamo parlato di Metagaming e non solo nella puntata di domenica sul nostro canale YouTube che tratta i giochi di ruolo e dintorni.
Mi piacerebbe avere una tua opinione in merito, ecco qui il link:
https://youtu.be/cgBI3hzC1mI
morgen_di_morgengabe Vai al profilo 9 Maggio 2017 – 18:16
Ciao!
Quando ho visto il video ho pensato subito che fosse proprio una fortuita coincidenza! In fondo, però, questo argomento è o non è uno dei più scottanti e tra i più dibattuti del Gdr? 😀
Che dire: mi piace il modo in cui impostate le vostre discussioni. Due ore è chiaramente un lasso di tempo molto più ampio per affrontare in maniera esaustiva un argomento così, io mi sono dovuta limitare a quattro esempi molto generici. Voi invece avete fornito una buona bibliografia di diversi gdr e li avete affrontati più che degnamente mettendo a confronto tante diverse opinioni/persone.
Ps. La storia della giocatrice ansiogena mi ha messo ansia!
Vai al profilo 9 Maggio 2017 – 15:35
Dipende dal tipo di gioco che imposta il master.
Io personalmente che mastero Play by Forum non concedo ai miei giocatori di accedere ad informazioni dettagliate se prima non le scoprono in qualche modo. Per fare ciò, possono fare prove di conoscenze per capire più o meno che punti deboli ha il mostro, ma niente di specifico.
Poi certo, ci sono persone (e l’ho visto di persona) che giocano a battere i mostri che gli manda contro il master, tipo The Gamers.
Personalmente preferisco il mio sistema. Metto nella descrizione quello che hanno scoperto. Semplice.
Michele Vai al profilo 9 Maggio 2017 – 17:38
Ciò non toglie che esiste metagame positivo e metagame negativo.
Il 90% (anche di più magari) è positivo, e spesso si pensa solo a quello, ma quello positivo è altrettanto importante riconoscerlo e saperlo sfruttare.
per inciso, io sono il primo ad odiare il metagame negativo, prova ne è che qualche sessione fa il mio PG ha seriamente rischiato di morire (con conseguente TPK, dato che ero l’unico rimasto in piedi) combattendo contro 2 troll, nonostante avessi del fuoco dell’alchimista in tasca, proprio perchè il mio PG non sapeva del fuoco + regen 😉
Vai al profilo 9 Maggio 2017 – 20:17
Eh… Evidentemente il tuo PG doveva informarsi meglio sui troll XD
morgen_di_morgengabe Vai al profilo 9 Maggio 2017 – 20:29
Ai troll piace tenerci in ignoranza xD
Comunque grazie per i vostri commenti! Sono davvero felice che l’articolo vi sia piaciuto. Avrei potuto trattare molte più tematiche ma un articolo offre spazio piuttosto stringato, in caso contrario diventa poco leggibile.
Morgan, l’effetto The Gamers purtroppo è una cruda verità.
Vai al profilo 9 Maggio 2017 – 20:36
XD E chi se lo scorda il tipo che sapeva le stat dei mostri a memoria