Il Chimerae Hobby Group è lieto di presentare il suo tradizionale Sotterraneo Natalizio, con cui vuole augurare Buone Feste a tutti i giocatori e gli appassionati. Correte a scaricare l’avventura CHA37 Il Calendario dell’Avvent-ura per la vostra originale partita delle feste.
Contenuto: Benvenuti e Buon Natale! Da molti anni ho intrapreso la piacevole tradizione di scrivere un Sotterraneo Natalizio, in cui tutti i personaggi possono partecipare al gioco indipendentemente dal livello di esperienza, dalla potenza, dalla Stirpe e dalle dimensioni, divertendosi e trascorrendo allegramente le feste natalizie! Per questo motivo eccovi un Sotterraneo Natalizio. Stampatelo, preparate le bibite, ammonticchiate una bella catasta di dolcetti, frutta candita e prelibatezze simili, infilate il caro vecchio nastro di carole natalizie nello stereo e iniziate a giocare.
Il vento del nord che sibila ululante vi ha congelato le ossa e vi fa rabbrividire fino all’anima. Nonostante molti strati di vestiti e i pesanti mantelli di pelliccia, il vento gelido che soffia dalle più lontane propaggini delle Montagne Khargish è tanto pungente da mordervi le carni, irrigidirvi i volti e raggelarvi il cuore. Si sta avvicinando la fine del mese di dicembre e nelle ultime due settimane aveva sperimentato soltanto dolore, sofferenza e disperazione, perché il vostro viaggio attraverso le montagne sta esigendo un tributo glaciale. Si dice che le rovine del favoloso Castello di Ghiaccio di Krynn si trovino sulla cima di una di queste vette e, anche se sono passati molti anni dalla sua distruzione, i tesori che un tempo conteneva giacciono incustoditi tra il ghiaccio eterno delle fondamenta del maniero. Si tratta di ricchezze incalcolabili, talmente grandi da appagare anche i sogni dell’uomo più avido! Secondo le mappe e le pergamene che portate con voi, questa cresta rocciosa, appropriatamente battezzata Via della Fatica, rappresenta l’ultima parte del viaggio, e le rovine del castello si trovano a meno di due giorni di viaggio oltre essa, dove iniziano i pericolosi dirupi ghiacciati che conducono a un grande lago, superato il quale la via non dovrebbe riservarvi altre brutte sorprese. Con la speranza nel cuore proseguite lungo il sentiero, raggiungendo ben presto un luogo adatto per accamparvi. Accendete il fuoco e mettete mano ai sacchi di provviste, ormai quasi vuoti, improvvisando un salutare pasto caldo. Il vento si è un po’ calmato, ma continua a tormentarvi coi suoi gelidi refoli, e attorno al calore del fuoco l’accampamento vi sembra sicuro e quasi confortevole. Il sole è già tramontato e vi aspettano quasi 14 ore al buio, al freddo e sperduti tra i monti, poi finalmente all’alba potrete percorrere l’ultimo tratto del vostro cammino lungo la cresta.
La quiete della notte è interrotta da un rumore spaventoso, come quello di un lampo, e venite tutti strappati dal sonno in un istante! Aguzzando la vista nell’oscurità della gelida notte, nera come l’inchiostro, quasi non credete ai vostri occhi quando scorgete una porta luminosa che è apparsa dal nulla a circa 100 m dal vostro accampamento! Il portale, alto 3 m e largo quasi due, è circondato da una nebbia fluttuante rossa e verde, e oltre l’uscio c’è soltanto un vortice argenteo. L’energia magica crepita tutt’intorno alla porta, emettendo ogni tanto delle scintille che attraversano l’aria, illuminando per un attimo il buio della notte sulla cima della montagna. Avvertite l’odore dello zolfo che permea l’aria gelata, mentre la porta pulsa selvaggiamente di luce su questa desolata vetta iperborea.
Un rapido sguardo alle stelle vi permette di stabilire che è da poco passata la mezzanotte e che, se non avete sbagliato a tenere i conti durante il viaggio, oggi è il 25 del mese. A casa stareste festeggiando la Stagione di Yule alla Taverna della Rana Blu, con un boccale di birra Hobgoblin a portata di mano e un enorme cinghiale arrosto! Ma non siete a casa, vi siete imbarcati in questo viaggio solitario per arrampicarvi sulle montagne più scoscese da questa parte dell’Inferno, nel cuore dell’inverno, e mettervi alla ricerca di un castello di ghiaccio in rovina che potrebbe, ma anche no, nascondere un ricco bottino. Bah! Chi diavolo vi avrà mai messo in testa quest’idea? Ah si, è stato quello strano troll vagabondo che avete incontrato alla taverna qualche mese fa a suggerirvi che questa impresa era sicuramente un affare! Come cavolo si chiamava? Certo, Peotor delle Brughiere. Strano che, proprio all’ultimo momento, abbia deciso di non accompagnarvi, e mentre voi ora vi trovate qui, lui si starà prendendo una bella sbronza in qualche posto al calduccio! Forse avrete qualcosa di non proprio gentile da dirgli la prossima volta che lo incontrerete…
Tuttavia, rimane il fatto che sulla cima di questa montagna vi trovate di fronte un portale magico. Bé, almeno presumete che sia magico. Fluttuante nebbia colorata, luci danzanti, vortici d’argento? Si, dev’essere senz’altro magico! Proprio ora il vento riprende nuovamente a soffiare e inizia una terribile tempesta di neve! Spendido! All’improvviso, qualcuno di voi grida, in preda al terrore: “Un Elementale! Scappate!”
Dall’implacabile oscurità del cielo ghiacciato avete la fuggevole visione di un’orrenda creatura. Ha i contorni di un demonio alto 9 m e si sta avvicinando verso di voi. È una massa che scintilla di bagliori d’argento contro il buio della notte, facendovi intravedere un corpo umanoide e un volto crudele, con gli occhi che sono pozzi di blu profondo e dalla cui bocca spalancata esce un ruggito simile a quello del vento del nord. È un mostro molto raro, splendido da vedere ma estremamente pericoloso – un Elementale del Vento! Ma non uno qualunque, bensì un ibrido, nativo solo di queste montagne, creato dalla magia nera per un solo scopo, quello di uccidere e massacrare, per accrescere il suo potere. Si dice che i mortali che vengono ammazzati da queste creature perdono persino la propria anima immortale! Fuggire vi sembra l’unica soluzione praticabile, ma dove andare? Il terribile uragano scatenato dalla bestia ha spazzato via il vostro accampamento e il fuoco è ridotto a una massa di tizzoni spenti. Mentre il panico comincia a impadronirsi di voi, cercate di impugnare le armi con le mani intorpidite, richiamando alla mente brandelli di incantesimi e infilandovi le armature alla svelta. D’un tratto una voce sovrasta la confusione: “Nel portale! Subito! È la nostra unica possibilità!”
Correndo come pazzi, afferrando a caso armi, armature e l’equipaggiamento che vi capita a tiro, puntate diritti verso il portale magico mentre la furia dell’Elementale si avvicina sempre di più, e vi tuffate nel vortice argenteo simile a una scintilla…
Subito dopo, sulla cima della montagna di nuovo quieta, l’Elementale sorride tra sé, dopo essersi assicurato che tutti avete attraversato il portale. “Eh eh eh, il trucco è riuscito…”
Lo staff del Chimerae Hobby Group