Tempo addietro venni a sapere della ristampa del manuale del Richiamo di Cthulhu 5° edizione della Stratelibri da parte della giochi uniti (a mio parere il migliore uscito in italico idioma).
Fui felice della notizia, anche perché normalmente la ristampa di un manuale base aiuta i vecchi giocatori a non dover spendere un capitale su ebay, e forse facilita l’ingresso a neofiti o curiosi nel fantastico mondo dei GDR.
Essendo possessore del manuale suddetto da quando uscì per la prima volta per conto della Stratelibri nel 1997, conosco i piccoli refusi ortografici e la versatilità del regolamento che permette di giocare in tre epoche diverse comprese le dreamlands.
Una delle pecche di tutti i manuali di Cthulhu editi in italiano è a mio parere la scheda del personaggio, che sembra vittima di una vera e propria “maledizione”, ma andiamo nel dettaglio, nella prima edizione (per intenderci quello con copertina marrone) per un errore di stampa la scheda non fu stampata all’interno del manuale ma bensì inserita come foglio volante con i disagi che potete ben immaginare (copie con due schede, copie senza schede) inoltre a differenza della già scarna scheda del PG in inglese, quella in italiano differiva dalla mancanza del riquadro dedicato al salario mensile e annuale (ad ogni modo particolare trascurabile e facilmente superabile aggiungendo a matita i dati relativi).
Mentre nel manuale della Quinta edizione due delle tre schede del personaggio (1920/1990) presenti sono state invertite nella dicitura degli anni e nell’abilità, per cui troviamo “uso computer” nella scheda degli anni ’20, e in tutte e tre i numeri del punteggio della sanità non hanno lo “spazio” e quindi troveremmo scritto (1920) al posto di 19 e 20.
Premesso questo il 28 ottobre mi sono recato a Lucca Comics & Games e entrato nel padiglione Carducci mi sono ritrovato di fronte allo stand Giochi Uniti, e ho visto negli espositori un po’ di copie del manuale in questione: la prima cosa che mi è saltata all’occhio è la diversità della carta usata, se nel 1997 la stratelibri lo ha presentato con copertina brossurata e plastificata e carta di buona grammatura, non possiamo certo dire la stessa cosa di questa edizione, togliendo il fatto che la carta interna potrebbe essere uguale, sicuramente la copertina è brossurata ma di semplice cartoncino ruvido non plastificata, inoltre un dubbio mi ha assalito mentre lo sfogliavo, catapultandomi alla sezione schede dei personaggi ho notato con grave perdita di sanità, che le schede non sono state nemmeno toccate, presentando gli stessi errori e refusi.
Ora premetto che non sono un addetto ai lavori e non me ne intendo di costi di produzione, ma questo secondo me significa lavorare con pressapochismo e poco rispetto per quei pochi che ancora “credono” e giocano ai GDR. Sicuramente i loro innumerevoli giochi da tavolo saranno perfetti sotto ogni punto di vista, ma cosa costava mettere mano alle schede e togliere definitivamente gli errori?
Visto che ristampare costa un “tot” non credo proprio che rimettere a posto degli errori di cui tutti sono a conoscenza costi così tanto. Penso che modificare eventualmente un “pdf” non rubi tanto tempo e si possa evitare di ristamparlo senza neppure migliorare un prodotto già buono. Così finito di sfogliare ho posato il manuale e mi è venuto in mente di scrivere qui le mie impressioni.
E’ vero anche che di questi tempi trovare una ristampa di un vecchio manuale è un evento, e capisco anche che ormai i giocatori di GDR sono ormai uno sparuto gruppo di inossidabili, e che le nuove leve sono attirate da giochi da tavolo che allo stesso prezzo di due manuali presentano un sacco di materiale (miniature, manuali, tabellone, ecc…) però un po’ più di riguardo per i clienti sarebbe gradito.
Concludo dicendo che il mio è solo uno sfogo di un giocatore di ruolo di vecchia data forse un po’ troppo pignolo ma ad ogni modo amareggiato per la situazione odierna del mercato del mio hobby preferito.
Fabry
sbigazz Vai al profilo 2 Novembre 2011 – 21:33
SANTE PAROLE!
Deimos Darklight Vai al profilo 3 Novembre 2011 – 01:42
Magari le nuove “leve” fossero attirati dai giochi in scatola,almeno da quelli ai GDR la strada è breve!
purtroppo sono tutti “accecati” dai videogiochi………..
jure Vai al profilo 3 Novembre 2011 – 09:01
Soffro da tempo a causa della noncuranza con la quale vengono realizzati i testi dei manuali, che ristampa dopo ristampa lasciano errori invatiati, o peggio ne correggono alcuni per introdurne di nuovi, nonostante le segnalazioni degli appassionati. Mi da una sensazione di menefreghismo, e come cliente non mi sento seguito.
Fabry Vai al profilo 3 Novembre 2011 – 11:37
il mercato italiano attualmente non offre di meglio, per quello che i giocatori si accontentano di comprare manuali in inglese.
E’ il solito disocrso della mancanza di qualità del prodotto finito, una volta bandiera del prodotto made in italy, ora un mero ricordo.
Fabry Vai al profilo 4 Novembre 2011 – 02:56
Sarebbe bello ricevere una risposta da qualche editore…
Cizzu Vai al profilo 25 Maggio 2012 – 18:06
Fabry, perchè non invii queste parole a chi ha certe responsabilità?
Scrivere qui, oltre al piacere di essersi sfogato, non offre grandi sviluppi.
Sono pienamente solidale.