I Miti di Korcol è un gioco di narrazione dalla componente horror ispirato alla mitologia norrena, alle terre scandinave e alla popolazione vichinga.
Ma, invece di collocarsi in maniera più “tradizionale” in questa ambientazione (comunque mediamente poco diffusa nel panorama ludico), il gioco crea qualcosa di diverso. Il contesto è infatti definibile come una versione, corrotta, malvagia, malata o in vari sensi “oscura” del mondo norreno.
Il mondo è corrotto, così come i personaggi giocanti (denominati infatti “antieroi”) e la stessa figura del Narratore (chiamato “Antagonista”).
Il gioco vuole essere un tramite per creare storie dell’orrore, di cupa violenza e tradimenti. Non vuole creare un gioco eroico nel senso tradizionale del termine, ma piuttosto una sua versione più negativa. Lo stesso sistema di gioco (estremamente sintetico in realtà) cerca di indirizzare in quella via, anche su piccole cose come i termini utilizzati in esso.
A questo proposito, nel manuale leggiamo
I Miti di Korcol è ambientato in una versione fantasiosa e cupa della regione scandinava medioevale, dove i temi principali del gioco sono la violenza, la depravazione, la corruzione e la lotta per la propria sopravvivenza. I miti di Korcol rende meglio se si creano storie horror cupe e violente e per questo motivo, prima di cominciare il gioco, vi consigliamo di chiarire fin da subito ai vostri amici quali sono i temi che non volete vengano trattati, decidere insieme al gruppo qual è il limite da non oltrepassare in modo da poter fin da subito godere del gioco al suo massimo e in tranquillità.
… e questo dovrebbe chiarire cosa gli autori volevano ottenere.