Gdr Play By Chat – Tipologia: Fantasy d’autore/Sci-Fi/Urban Fantasy
#RedQueen#VictoriaAveyard#Gdrplaybychat
In costruzione – Si ricerca Staff per completare la documentazione, creare il combat system e magari, anche un programmatore/grafico. Il gioco si ispira – più o meno liberamente – alla serie di libri di Victoria Aveyard: Red Queen.Di seguito l’ambientazione. Per chi fosse interessato, contattarmi su Discord a: Sinestesia#6702
⦁ Prefazione
Nel mondo esistono due tipi di persone: quelli dal sangue ARGENTO e quelli dal sangue ROSSO. Oltre al colore, la differenza più importante sono i poteri che il sangue – in questo caso ARGENTO – dona a chi lo possiede. Il sangue – dunque – determina chi sei e chi – più importante – sarai destinato ad essere. I ROSSI fanno parte del popolino, molto spesso discriminati e a Summerton ancora schiavi degli argentei che al contrario, hanno creato – proprio grazie al potere che il loro sangue gli elargisce – regni dei quali sono i padroni assoluti dividendosi in casate. Ogni casata ha un potere peculiare ed una importanza diversa dettata – appunto – dall’influenza che nel tempo la famiglia si è guadagnata all’interno del regno. Tutte le casate sono formate dai sangue argento, mentre i rossi – privi di alcun potere – sono destinati a lavori infimi e in qualche occasione (Vedi Summerton) alla schiavitù. Le casate si suddividono in territori e a loro volta, in influenza.
Summerton:
House Samos [ Punteggio influenza: PI 9 ]
House Skonos [ Punteggio influenza: PI 2 ]
——————————————-
Archeon (Capitale):
House Calore (CASATA REALE) [ Punteggio influenza: PI 10 ]
House Mecanthos [ Punteggio influenza: PI 7 ]
House Carros [ Punteggio influenza: PI 3 ]
House Blonos [ Punteggio influenza: PI 2 ]
House Nolle ( ESTINTA )
——————————————-
Naercy:
House Provos [ Punteggio influenza: PI 3 ]
House Tyros [ Punteggio influenza: PI 4 ]
House Vyper [ Punteggio influenza: PI 3]
House Iral [ Punteggio influenza: PI 4 ]
——————————————-
Albanus:
House Arven [ Punteggio influenza: PI 4 ]
House Nornus [ Punteggio influenza: PI 4 ]
⦁ Capitolo Primo
222 PC ( Prima di Caesar Calore ) – Ultimo anno prima della caduta
A regnare su Norda – prima dei Calore – v’erano i Nolle. Re Sestus Nolle era il protettore di Norda e il suo regno – fino al ( 222 PC ) – è ricordato da tutti come prospero e pacifico: forse troppo. Le casate nobiliari che con il tempo si erano formate a Norda, erano dieci ( 27 ) in tutto .. undici ( 28 ), contando quella reale dei Nolle. Erano suddivise fra i vari territori di Norda, formando una vera e propria rete di potere che prevedeva casate più e meno influenti all’interno del regno. Setus Nolle però, durante il suo regno, non è mai riuscito ad unificare tutta Norda. Esisteva infatti un altro Re a Norda: Garrus Samos, Re legittimo dei territori del Rift e di tutte le miniere che ivi si trovano. I giacimenti di miniere di ferro, combinati con il potere – magnetron – della casata Samos, li resero non solo enormemente ricchi, ma anche potenti e temuti. Nessun esercito, finanche quello reale, ha mai invaso il Rift.
I rapporti fra la casata reale dei Nolle e quella dei Samos e degli Skonos erano tesi, molto tesi. I Nolle spingevano perchè Summerton venisse inglobata ai territori reali, mentre i Samos e gli Skonos, rivendicavano i loro pieni diritti su quelle terre – Rift – sino ad allora autonome e libere dalla corona. Inoltre ai Nolle non era affatto gradito che i Samos e gli Skonos continuassero a utilizzare i rossi come schiavi, alimentando in questo modo un mercato fiorente di esseri umani. Questa pratica – la schiavitù ai danni dei rossi – faceva non solo parte della cultura del Rift, ma – più precisamente – era incredibilmente redditizia, in quei territori. Il mercato di schiavi infatti non si limitava – come è facile immaginarsi – al solo Rift, ma in breve tempo, nacque una vera e propria richiesta di schiavi, anche in quei territori di Norda, dove la schiavitù era da tempo stata abolita.Temendo rivolte – da parte dei rossi – i Nolle vietarono questa usanza in tutti i nove territori di Norda .. .. tranne uno: Summerton, appunto. Non volendosi piegare alla volontà del Re, le due casate del Sud, rischiavano di diventare un pericoloso precedente, un precedente che i Nolle, non potevano più permettersi. Inziarono dunque, a girare voci sulla poca ambizione del Re e sul suo governo fiacco e poco autoritario. Di sicuro, il solo fatto dell’esistenza di due casate al di fuori dell’influenza reale, rendeva la corona vulnerabile, così come, l’intera linea di comando che sino a quel momento si era tramandata per secoli e secoli. Tutto faceva presagire che una guerra fosse alle porte. Re Sestus Nolle dunque richiamò i vessilli a se: tutte le casate di Norda si sarebbero dovute presentare a corte per decidere il da farsi: era venuto il momento di inglobare Summerton sotto la corona. Avvene però qualcosa che il Re non aveva previsto: qualcuno lo tradì. Il Re venne ucciso sul suo letto, nella notte, nel silenzio .. .. così anche, tutta la sua famiglia. La casata Nolle fu spazzata via in poche ore e quel capitolo di storia venne impresso nei ricordi come “La notte del lago d’argento” a causa del tanto sangue versato.
Anno 0 DC – 5 DC (Dopo Caesar Calore)
All’epoca, Caesar non era che un ragazzino: fu suo padre Julius a sedere sul trono e ad ordinare ai Carros di trucidare ogni Nolle dentro e fuori del palazzo. Seguirono anni funesti. La persecuzione contro i Nolle – o chi si pensava far parte della fu, famiglia reale – continuò incessante: una vera e propria caccia alle streghe. Dopo quasi cinque anni di violenze, Julius V Calore morì improvvisamente, stroncato da un malore: a lui, gli successe il figlio Caesar. Giovane dotato di grande acume, Caesar assomigliava molto al padre e – addirittura – in alcune cose, lo superava, persino. Spietato con i nemici, quanto leale con i suoi alleati Caesar era il Re che tutti i sangue argento attendevano. Persino i Samos e gli Skonos si inginocchiarono a lui. Summerton venne inglobata e resa parte di Norda in tutto e per tutto: Caesar Calore, riuscì in ciò che Setus Nolle aveva fallito .. riunire Norda sotto un unico Re. C’era però ancora un cavillo da risolvere: la schiavitù. Prima di Caesar infatti, i Samos e gli Skonos regnavano a Summerton come dei Re ( casata Samos regnava e gli Skonos erano i sua vassalla). Caesar Calore I mise subito in chiaro che questo, non poteva essere più ammesso, ordinando alle due casate di Summerton di mettere da parte l’orgoglio e di inginocchiarsi innanzi a lui. Caesar riunì Norda e fece quello che suo padre e i Nolle non erano mai riusciti a fare: avere il pieno controllo su tutto il territorio e su tutte le casate. Iron Rock si dice essere inespugnabile, allora perchè i Samos si piegarono? Non si è mai saputo: Sebbene non fu lui – ma il padre – ad accettare quelle condizioni, Severus Samos non ha mai rivelato i motivi che spinsero Garrus Samos ad accogliere le “richieste” del nuovo Re .. .. per paura o forse, per accordi presi in precedenza: non lo sapremo mai(??)
⦁ Capitolo Secondo
Anno 6 DC – La dinastia Calore
Norda è finalmente unita sotto il vessilo reale dei Calore. I Nolle sono ormai solo un ricordo e la popolazione sembra gradire questo nuovo sovrano. Le voci che prima – insistenti – etichettavano Caesar Calore come un assassino e un traditore, vennero spazzate via da editti mirati a controllare la popolazione tramite la forza adeguata e le giuste manovre politiche. Non si seppe mai in che modo Caesar riuscì a prendere il potere ne, in che modo la famiglia reale fosse stata barbaramente trucidata: verosibilmente qualcuno li aveva traditi .. .. ma chi? Lo schiavismo ormai abolito, fu promulgato e reso anzi, come un reato punibile – ora – con la morte. Editto che però escludeva Summerton in cui – tutt’oggi – è ancora legale trafficare ed avere schiavi .. .. rossi, ovviamente. Perchè questo favoritismo? Perchè Summerton? I Samos facevano così paura, o c’era dell’altro? Probabilmente i Samos avevano barattato la loro indipendenza, con la possibilità di poter trattare ancora schiavi. Intanto i rossi vennero proclamati CITTADINI di Norda, potendo quindi accedere ai servizi resi disponibili dal Re. La macchina bellica venne migliorata ed adeguata al Regno unito quale era divenuto Norda, inglobando alle fila, anche i membri della casata Samos e Skonos. Ai soldati rossi, venne garantito uno stipendio – seppur minimo – per i servigi resi alla corona che in cambio, pretendeva leva obbligatoria per chiunque – rosso e di entrambi i sessi – raggiungesse l’età di 16 anni e non avesse un lavoro. Molti rossi – essendo di estrazione molto povera – si trovarono un unica possibilità di poter sfamare la loro famiglia: l’esercito. Al contrario dei rossi l’esercito, per i sangue argento, era visto come una vera e propria carriera. Era infatti attraverso la carriera militare che un sangue argento si poteva creare una fama così come, poteva aumentare l’influenza della sua famiglia a corte. L’armata di Norda ingrandì le sue fila, divenendo sempre più potente e numerosa, cosa che non fu ignorata dal Regno dei Laghi. Norda era ormai abbastanza potente da poter invadere il territorio dei laghi e – forse – anche da conquistarlo.
⦁ Capitolo Terzo
Anno 8 DC – La guerra dei vent’anni
Temendo un attacco imminente fu il Regno dei Laghi a muoversi per primo ( 8 DC ) attaccando quello che venne chiamato “nomandsland” – un luogo neutrale, che di fatto aveva sempre fatto da spartiacque fra i due regni. Re Tolvhir Osanos – Re delle terre dei Laghi – dichiarò – anche se non formalmente – guerra. Caesar chiamò a se tutte le casate, pronto a respingere un attacco che però, non arrivò mai. Le due fazioni infatti, si continuarono a combattere l’un l’altra senza che nessuna riuscisse davvero a prevalere, continuando a contendersi quel fazzoletto di terra confinante fra i due territori. Una guerra costosissima per Norda: sia in termini economici, che sociali. Norda era divenuta da poco un territorio unito e sebbene entrambe le fazioni potessero mettere sul campo soldati dai poteri eccezionali, preferirono – ovviamente – lasciare che fossero i rossi, a combattere per loro. Come è facile intuire, i più colpiti furono – appunto – i rossi: la povera gente. Il cibo scarseggiava e le tasse erano sempre più alte: le famiglie non avevano altra scelta che mandare i loro figli in guerra. Sempre più rossi cadevano sul campo di battaglia e più ne cadevano, più la corona spingeva per ingrossare le file dell’esercito. A Summerton intanto, la casata dei Samos e quella degli Skonos, vietarono ai loro schiavi di prendere parte alla guerra, fornendo al Re, esclusivamente milizia argentea e dunque, facente parte della loro famiglia: pochi uomini, ma letali. Le cose iniziarono ad andare male per Norda. Intanto a Summerton il dissenso popolare continuava a crescere: la guerra, la morte e la schiavitù alimentavano un malcontento sempre più incalzante. La scelta di utilizzare i rossi come forza lavoro e come schiavi, si rifletteva inevitabilmente sul numero – sempre più alto – di membri delle famiglie morti in battaglia. Seppur certo, erano i rossi a combattere in prima linea, anche qualche argenteo moriva di tanto in tanto. I Samos e gli Skonos – in virtù della decisione di non utilizzare i rossi come soldati, ma come schiavi – furono assegnati – come comandanti, ovviamente – proprio nelle postazioni più pericolose: se non volevano mandare truppe, dovevano essere loro – in prima persona – a rischiare di più. Vista la situazione, i rossi iniziarono a scappare verso Ovest e poco a poco, Summerton si ritrovò quasi completamente svuotata di manodopera e servitù. Con il grande dell’esercito in guerra, le due casate di Summerton non sono riuscite a fermare o quantomeno emarginare una ferita dalla quale .. .. stava fuoriuscendo un .. .. .. MARE ROSSO.
⦁ Capitolo Quarto
Anno 10 DC – 20 DC – Il mare Rosso e la nascita della Repubblica di Piedimonte
Migliaia furono i rossi che si mossero da Summerton verso Ovest e tutti senza nulla fuorchè la speranza. La speranza di trovare un luogo dove poter finalmente vivere in pace, lontano dai sangue argento. Arrivati però ai confini di Piedimonte, si trovarono a dover affrontare un ennesimo ostacolo: le tribù autoctone. Erano sparpagliate per tutto il territorio e si facevano guerra l’un l’altro da molto tempo. Erano tribali, meno evoluti e in numero nettamente inferiore, rispetto a quella gente che veniva da Summerton. I rossi decisero dunque di riunirsi e di colonizzare un piccolo territorio a sud. Grazie all’erudizione fornita dai sangue argento di cui erano schiavi, i rossi potevano contare di una marcia in più, rispetto alle tribù. Seppur fossero anche loro (le tribù) munite di poteri e dunque anche loro di stirpe argentea, non avrebbero avuto scampo contro i rossi che li soverchiavano numericamente 3/1. I rossi però decisero di non usare la violenza – finchè possibile – ma al contrario, di mediare una resa pacifica, con il popolo autoctono .. .. anche se di estrazione argentea. Videro un occasione e .. .. la colsero. Contrariamente a ciò che avevano sempre fatto gli argentei, avanzarono una proposta: una proposta di pace. Una tribù dopo l’altra, il territorio dei rossi si faceva sempre più grande e la loro influenza sempre più forte. Addirittura in alcuni casi, erano le tribù stesse ad unirsi alla causa dei rossi. Man mano, ciò che prima era solo un ammasso di profughi fuggiti con nulla in mano, divenne un territorio unito, un popolo dove un rosso aveva i medesimi diritti di un sangue argento .. un popolo che costituì, la Repubblica libera di Piedimonte.
⦁ Capitolo Quinto
Anno 20 DC – 25 DC – La guardia Scarlatta
Summerton era quasi del tutto svuotata da rossi e dunque, anche da schiavi. I pochi che erano rimasti – probabilmente perchè impossibilitati a fuggire – pagarono a caro prezzo il tradimento compiuto dai fuggiaschi. I parenti di chi era fuggito vennero giustiziati e le vessazioni compiute nei confronti di chi rimase, aumentarono a dismisura. Intanto – però – venne la pace. Nessuno dei due contendenti – ne Norda ne i Laghi – si potevano più permettere di perdere uomini o denaro in questa guerra: la pace fu firmata ufficialmente nel ( 20 DC ). Nei tre anni seguenti, Norda cercò di ricostruire la sua economia, puntando – ancora una volta – sul fattore “rossi” Essi vennero rimandati nei campi, nei castelli e nelle miniere a lavorare fino allo sfinimento. A Summerton poi, era anche peggio. La tratta di schiavi proseguiva in segreto, aumentando il malcontento e la disperazione. Disperazione che – alla fine – sfociò nella ribellione. Nacque così la GUARDIA SCARLATTA (22 DC). Farley Willis: questo il nome di chi – per prima – ha imbracciato le armi. Farley era una schiava, figlia di schiavi e madre di una bambina mai nata. I genitori furono uccisi per rappresaglia a causa della fuga del fratello verso Piedimonte. Lei fu imprigionata e torturata: così, perse il bambino. Di suo marito, non ha avuto più notizie. Da piccolo gruppo di rivoltosi, la guardia scarlatta divenne in breve tempo una vera e propria banda criminale, i cui membri iniziarono a muoversi anche al di fuori di Summerton. Il fuoco della rivolta si accese e di bocca in bocca, i rossi continuavano – in segreto – ad unirsi alla causa. Oggi ( 25 DC ) la guarda scarlatta è una vera e propria organizzazione terroristica che si dirama fin nella capitale e che ha nei suoi vertici la ricercata numero uno della corona: Farley Willis.
⦁ Capitolo Sesto
Anno 25 DC – Il Concilio
La guerra è finita da cinque anni ormai, ma Norda, non sembra avere la forza di rialzarsi. L’economia ristagna e la ribellione – iniziata e capeggiata da Farley willis – è un problema più grande di quanto i sangue argento potessero pensare. Inoltre, si vocifera di una possibile alleanza della Guardia scarlatta, con la Repubblica di Piedimonte. Per questo e per tanti altri motivi, Re Tiberius VI Calore ha indetto un concilio. Prenderanno parte al concilio tutte le casate: nessuna esclusa. Molte le voci riguardanti i temi principali di cui si dibatterà e altrettante, sono quelle riguardanti al male che – pare – affliggere il Re da qualche settimana a questa parte. Gli emissari del Re hanno consegnato il messaggio a ciascuna casata:
– Si stabilisce che in data ( xx/xx/25 DC ), si terrà il concilio reale. Tutte le casate sono chiamate a parteciparvi: nessuna esclusa. Si stabilisce inoltre essere obbligatoria, la presenza dei capofamiglia di ogni casa così come quella delle rispettive linee di sangue ( mogli, figlie e figli ). Tutte le acsate saranno ospiti all’interno del castello reale, da cui non potranno uscirvi sino al termine del conclio stesso. Non presiedere al concilio – rispettando le suddette norme – verrà preso dalla corona, come un deliberato atto di sedizione e tradimento verso Norda, la casata reale dei Calore e nei confronti di Re Tiberius VI Calore in persona.
Così è stato deliberato.
Tiberius VI Calore – Re di Norda