Puntata precedente: Piccole gocce di brina I
Piccole gocce di brina – Voglio crederci
“L’inverno non sta concedendo riposo.
La neve era caduta fitta, e ancora cadeva, portando una servitù di gelo, cupe tenebre e genti affamate. Molto più del solito.
Con lei stanno giungendo il vento glaciale del Nord, mai così tagliente e senza sosta, gli ululati dei lupi che si chiamano a raccolta, lo stridio perenne dei Girifalchi e, nella notte più fonda, nell’alba più tetra, i gemiti spettrali di cose ben peggiori.
Si radunano mortali creature delle Tenebre e del Gelo. Per indagare e organizzare la strenua difesa nelle Rocche degli Uomini, alle Cinque Primule, il Precettore Neves Minstrael ha contattato il Consiglio e convocato il fervente e impavido Rox Nagaral, Campione della Trama Oscura, adepto esperto nella Magia del Sangue. Tre draghi abbattuti. Due Giganti delle Brine e un Gigante delle Rocce caduti sotto la sua mazza rotante. Oltre 50 Bestie Arcane di ogni schiatta e genere cancellati da questo mondo: lupi del Gelo, unicorni, liocorni, cockatrici, furie Artiche, chimere, bizzarrie, pegasi oscuri, kirre, anphisbene, naga, nocturioni, bestiacce non catalogabili. Streghe delle Ombre. Liocorni che sembrano fatti di Vetro. Lupi e destrieri fatti di tenebra. Spettri. Umanoidi degeneri con bocche enormi irte di zanne.
La sua missione, passo dopo passo, lo conduce inesorabilmente a Notte Inquieta, e poi ancora oltre: un borgo fortificato misterioso, fondato nel cuore della maledetta foresta stregata di pini e abeti secolari e resistenti al fuoco, nota come la Barriera di Conifere. E’ forse lì l’origine del Male che sta infestando le Marche di Rovia? Oppure, come gridano i predicatori erranti, si tratta dell’inizio dell’apocalisse? Come fa una minaccia simile ad essere arrivata nel cuore di Rovia, nei regni degli Uomini e dei valorosi Nani, e forse ancora più a Sud?
I regni degli Uomini sono ufficialmente in guerra.
L’Esarcato e Nostra Trama hanno aperto conflitti insensati e oscuri con le popolazioni vicine, e da essi non giungono voci d’aiuto.
Fonti Calde e i Reami Elvin si sono chiusi a ogni ingresso esterno. Peccato che sciami di Draghi ci hanno messo poco a scatenare la devastazione, dal cielo.
Che la Trama Oscura ci culli, e ci renda forti.
Dicono che tra le Conifere maledette, la Trama Oscura stessa assuma connotati malvagi, corrotti e distorti.
Ma Rox sa che la Trama non può tradirlo, e che il Sangue non mente. Che chi respira magia deve piegarsi all’ordine naturale delle cose o spezzarsi e non esistere.
Rox Nagaral vuole crederci.”
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“La mia memoria ha dei cedimenti. Frammenti si spezzano da essa e si sgretolano, per salvarmi dalla rottura degli argini, presumo. Ricordo solo flash confusi e rasoiate di odori di quel giorno….ricordo Rorik che si erge e poi solo spezzoni insensati…, a quanto mi han detto tutti i pochi sopravvissuti, sono in vita solo grazie al gesto suo e di quei pochi abbastanza poderosi da reggere l’assalto implacabile della razzaccia del Male.
Ho segni dei loro morsi sul seno. Sulle gambe. Nuda non mi guardo mai volentieri. Tremo. All’inizio vomitavo. Ricordavo. Ora non ricordo più.
Quel giorno sulla barriera di Conifere faceva Freddo. Molto Freddo.
FREDDO.
Non abbiamo la certezza che i Nani Oscuri abbiano aperto accessi alle orde insensate che ci hanno massacrato, ma non vedo altra possibile causa. Mi fanno schifo. Tutto fa schifo, là sulla barriera. I pini piangono veleno e sangue.”
-Lanela Bearyn, memorie sparse-
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Piccole gocce di brina – Galaverna
“Caldo….caldo che toglie il respiro e soffoca..più ci addentriamo nelle viscere di questa rocca nanica, più gli affilati artigli del calore si aggrappano alla pelle…all’armatura…trasformandola in feroce tenaglia…pesante fardello che ad ogni passo mi ricorda quanto ostile sia ciò che emerge dal fuoco e dalla lava…
Gli altri del gruppo sembrano rinvigoriti comunque, e per alcuni, nascondersi qua sotto significa continuare a sperare..ho chiaramente visto riaccendersi una scintilla di vitalità negli occhi di alcuni…
Per questo motivo non ho obiettato la decisione, nonostante il tremendo fardello che cosi’ facendo, andrò a caricarmi…C’e’ bisogno di ognuno di questi compagni di sventura per continuare a resistere…
Tra l’umore generalmente più gioviale, ora, la nota fuori dal coro sembra essere l’aspetto crucciato dell’Elvin, stranamente turbato…spero che i suoi dei lo aiutino a trarre vigore dalla sua apprensione e che non lo lascino scivolare nella disperazione…meglio che rimanga concentrato sull’esplorazione e l’arricchimento…presumo che se si fermasse a pensare..la sua mente potrebbe vacillare….
Quanti ne ho visti vacillare…là sulla Barriera…valorosi combattenti piegati come rami di abete sovraccarichi di neve..gettarsi in lacrime nella neve rifiutandosi di accettare l’orrore che ogni refolo di vento portava con se…suicidi…gente che semplicemente è impazzita…
In nome di cosa…abbiamo combattuto?…
Lo sguardo accigliato vaga lentamente da un compagno all’altro, fermando nella propria mente le immagini di quegli sparuti guerrieri intenti a parlare tra loro…come a stringersi e ad unirsi tramite invisibili trame fragili come…
….Galaverna….”
-Rorik GrandeMontagna-