Successivamente alla lettura de “Il Tomo delle Creature”, tutta una serie di avventure precedenti del Sine hanno ricevuto nuovi spunti di interpretazione, nuove possibilità di gestione della sessione e soprattutto molte nuove opportunità per inserire le avventure in una storia più lunga che vada a toccare punti più o meno noti dell’ambientazione.
L’esempio pratico con cui ne ho avuto prova è l’avventura introduttiva “I misteri di Monte della Croce” del Sanctum Imperium, che ho avuto modo di ri-presentare di recente e debitamente reinterpretata alla luce del nuovo manuale.
Questo articolo comunque non è relativo a quella specifica avventura, ma ad un tema più generale che prende spunto da quella avventura, dall’ultimo manuale uscito e dalle modifiche alla stessa avventura. Mi riferisco quindi a tutti i manuali di avventure pubblicati per Sine Requie Anno XIII, ai Tomi dei Morti (entrambi i volumi) e al Tomo delle Creature (non mi riferisco esplicitamente invece al Paese dei Balocchi in quanto il manuale è anche un gioco a se stante).
La domanda che mi sto ponendo per questo articolo è: Manuali di avventure e racconti per Sine Requie, li vogliamo o non li vogliamo?
Risposta Breve: Si. Li vogliamo eccome. E non azzardatevi a togliermeli. Sono miei. Cuccia. Giù le mani.