#UrbanHeroes: parliamone un po’

Il mio primo contatto con il folle team di #UrbanHeroes si colloca tra fine 2012 e inizio 2013, e il primo incontro fu durante il Play! Modena del 2013, dove da subito iniziammo a discutere di multiversi, avatar e personaggi, fisica applicata al gioco di ruolo e tigelle (un argomento fondamentale durante la fiera modenese).

Dopo varie partite, one-shot e campagne, adesso vediamo di parlare un po’ del loro gioco!

Il gioco è difficile da trattare nel suo complesso, spero di esserci riuscito abbastanza bene in questo articolo. Come sempre non esitate a contattarmi o commentare per domande, chiarimenti extra o precisazioni.

 

Introduzione

“Portare una maschera non è mai stato così pericoloso”.

Il retro di copertina cerca già di annunciare qualcosa che emergerà subito nella lettura e nello studio del manuale: questa non è un’epoca d’oro per i supereroi, i superpoteri portano insieme a loro non solo superproblemi ma anche un mondo di supermerda, e nonostante quello che dicono i media la vita del super (così come quella dell’uomo comune!) può essere davvero dura.

Si tratta di un gioco di supereroi, ma essere un “super” non significa essere immacolato e perfetto, e nemmeno combattere supercattivi stereotipati senza avere alcun dubbio sul fatto che VOI siate i buoni e che il mondo sia completamente buono… A parte i cattivi, ovviamente, che sono palesemente cattivi e che possono essere picchiati senza alcuna remora morale.

No, non funziona così.

Se a voi piace giocare i super così, potete farlo anche con #UrbanHeroes, il sistema è solido e vi fornirà tutto quello che vi serve per farlo.

Ma il mondo in cui questo gioco vuole immergervi è fatto di tutt’altra sostanza.

Gli autori dicono: Urban Heroes è un gioco di ruolo che vi da la possibilità di vestire i panni di un superumano in un’ambientazione cruda, realistica e anticonvenzionale, che vi farà dubitare di ogni vostra certezza e di chiunque vi circondi!”

urban heroes pgNon è zucchero a velo quella polvere bianca sui ricchi tavoli degli H.E.R.O.es (Human Enhanced by Radioactive Operations)  più famosi, non è tolleranza quella mostrata dal cittadino medio verso quelli che ai suoi occhi sono mutanti pericolosi e non supereroi, non c’è nulla di diverso tra la sete di potere tra un H.E.R.O. e un uomo comune. Così come esistono scandali di droga, sesso e corruzione su uomini comuni, perché non dovrebbero esistere tra gli H.E.R.O.es?

Attenzione: questo non significa che i vostri personaggi e le vostre campagne saranno necessariamente incentrate su violenza, droga, rivolte, scandali, massacri o criminalità organizzata. Ma tutte queste realtà esistono nel nostro mondo e quindi anche in quello che gli autori vi stanno presentando.

Volevate un gioco di supereroi sull’amicizia? Volendo potete farlo, ma personalmente vi consiglio di cambiare gioco. Se invece siete pronti ad un gioco violento e sporco, con un mondo dominato da macchinazioni, lobby di potere e corruzione, allora benvenuti tra le pagine di #UrbanHeroes.

 

(continua sul sito originale)

Pubblicato da Lherian

Ruolo in quel di Genova, scrivo su www.gdrtales.com e sono sempre alla ricerca di giochi nuovi da provare ed inserire nella mia collezione. ;-)

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2 commenti su “#UrbanHeroes: parliamone un po’”

  1. BaroneHarkonnen Vai al profilo 12 Agosto 2016 – 13:52

    mi ricorda il telefilm Powers di cui simao già alla seconda stagione

    1. Lherian Vai al profilo 13 Agosto 2016 – 15:44

      Non conosco benissimo la serie ma in parte direi di si. 😉

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